I ribelli tuareg del Quadro strategico per la difesa del popolo di Azawad (Csp-Dpa), attivi nel nord del Mali, si sarebbero rivolti all’Ucraina per chiedere aiuto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 e un piccolo numero di ribelli avrebbe ricevuto addestramento in Ucraina, insieme a una formazione specifica su come utilizzare droni in miniatura, ampiamente utilizzati su entrambi i fronti della linea del fronte in Ucraina.
Lo riporta il Washington Post, che cita il giornalista ed analista del Soufan center Wassim Nasr, il quale inquadra la crisi diplomatica tra Bamako e Kiev, con la prima che accusa la seconda di “sostegno al terrorismo” e la seconda che ricorda alla prima di “ignorare i crimini di guerra” commessi dagli ausiliari russi del gruppo Wagner, che supportano le Forze armate nella lotta al terrorismo, in un ampio contesto di crisi geopolitica globale.
Nasr dice di non credere che le forze ucraine fossero direttamente coinvolte negli attacchi di fine luglio nel nord del Mali, il cuore di questa crisi diplomatica, o che gli ucraini abbiano fornito le informazioni di intelligence necessarie alla battaglia, ma ha detto al WaPo che gli ucraini avrebbero “fornito supporto ai ribelli”, compresi alcuni aiuti finanziari.