Il governo del Mali ha reagito alle accuse del governo mauritano di sparizioni sospette di cittadini mauritani in Mali annunciando l’apertura di un’inchiesta. Lo si apprende da Radio France Internationale.
Il governo della Mauritania martedì ha alzato la voce contro il suo vicino maliano, accusando il suo esercito di crimini “ricorrenti” sul suo suolo contro cittadini mauritani. Il ministero degli Esteri della Mauritania ha anche convocato l’ambasciatore del Mali per esprimere il suo “forte disappunto”. Diverse decine di mauritani sono scomparsi da diversi giorni e fonti locali sostengono che siano stati uccisi dai soldati maliani.
Il presidente della transizione del Mali e il presidente della Mauritania hanno avuto una conversazione telefonica. Il colonnello Assimi Goïta ha espresso la propria solidarietà al suo omologo Mohamed Ould Ghazouani sulla sorte dei cittadini mauritani “scomparsi”, ma in questa fase – precisa il comunicato del governo maliano – “nessuna prova implica le forze armate maliane (Fama), che rispettano i diritti umani e agiscono sempre con professionalità nella loro lotta contro il terrorismo”.
Per il Mali, questi atti criminali sono destinati a danneggiare le relazioni più che funzionali tra i due Paesi. Per questo motivo è stata aperta un’inchiesta da parte maliana per chiarire la situazione – viene sottolineato nella nota – e le autorità maliane sono impegnate a trovare i colpevoli di questi crimini descritti come “odiosi”, per portarli davanti ai tribunali competenti.
L’esercito maliano è accusato di aver ucciso almeno 35 civili mauritani nelle città di Bassikounou e Fassala, al confine con il Mali. Pochi giorni fa inoltre Sahara media aveva dato la notizia di due cittadini mauritani feriti sabato scorso da uomini del gruppo Wagner che accompagnavano in pattuglia i soldati maliani. Lo scorso gennaio almeno sette mauritani sono stati uccisi in territorio maliano, in un mercato nella città di Adel Bakrou, al confine con il Mali vicino a Nara. In seguito ai fatti di gennaio il presidente mauritano Mohamed Ould Cheikh El-Ghazouani aveva inviato una missione in Mali, composta dai ministri degli affari esteri, della difesa nazionale e dell’interno e dal direttore generale della sicurezza nazionale, per chiarire le circostanze della morte dei due mauritani, anche attraverso l’apertura di un’indagine bilaterale volta a individuare le responsabilità e punire gli autori dell’omicidio.