Mali, spenta l’emittente Joliba Tv dopo una denuncia del Consiglio delle Comunicazioni del Burkina Faso

di claudia
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L’emittente online maliana Joliba Tv ha sospeso le trasmissioni a seguito del ritiro dell’autorizzazione da parte dell’Alta Autorità per le Telecomunicazioni del Mali (Hac). La decisione è stata presa dopo una denuncia del Consiglio Superiore delle Comunicazioni del Burkina Faso (Csc). L’episodio evidenzia tensioni reciproche tra Mali e Burkina Faso.

Nonostante siano in corso trattative tra l’editore Joliba Tv e il governo del Mali per la ripresa delle trasmissioni, ieri mattina l’emittente online maliana ha interrotto le proprie trasmissioni, effetto del provvedimento dell’Alta autorità per le telecomunicazioni del Mali (Hac) che ha ritirato l’autorizzazione a trasmettere.

Secondo l’Afp, che cita fonti anonime, sono in corso trattative con le autorità maliane per risolvere la questione ma tempistiche e dettagli non sono chiari: l’Hac ha deciso di ritirare la licenza a Joliba Tv alla fine della scorsa settimana, provvedimento che ha effetto da ieri mattina, in seguito a una denuncia del Consiglio superiore delle comunicazioni del Burkina Faso (Csc), che ha chiesto alla sua controparte maliana di agire dopo che un personaggio politico maliano, Issa Kaou N’Djimn, che in diretta tv aveva criticato i militari al potere in Burkina.

Issa Kaou N’Djim, ex sostenitore della giunta militare al potere in Mali e oggi suo accanito detrattore, è stato arrestato a Bamako il 13 novembre per “reati commessi pubblicamente contro un capo di stato straniero” e il processo avverrà il 23 dicembre: ex-vicepresidente del Comitato nazionale di transizione (Cnt) del Mali, N’Djim è stato arrestato in casa sua perché, ospitato nel programma “Rendez-vous des idées” su Joliba tv news, aveva accusato il Burkina Faso di aver falsificato i tentativi di destabilizzare il Paese, parole seguite da una lettera formale di protesta da parte del Csc burkinabé, che ha detto in una nota ufficiale di considerare “estremamente gravi” le dichiarazioni di N’Djim.

Ma ecco cosa si intende quando si parla di reciprocità nelle relazioni bilaterali tra i Paesi del Sahel: il quotidiano del Burkina Faso l’Observateur Paalga, questa settimana, è stato citato in giudizio dal Consiglio superiore per la comunicazione del Burkina Faso (Csc) per mancato rispetto dell’esercito maliano. Nella sua pubblicazione di giovedì 17 ottobre il giornale riportava la notizia della nomina di nuovi generali in Mali, titolando: “Esercito maliano: generali come se piovesse”. Parole che l’esercito maliano ha ritenuto offensive e canzonatorie, ragion per cui tramite l’Hac ha chiesto l’intervento delle autorità di regolamentazione del Burkina Faso. Secondo un comunicato della Csc burkinabé, “questo numero del quotidiano è considerato dal Csc una violazione della legge, dell’etica e della deontologia giornalistica” e per questa ragione ha convocato il direttore editoriale de l’Observateur Paalga per un’udienza giovedì alle 15 nella sala del Consiglio, a Ouagadougou.

È probabile che il direttore e il quotidiano saranno in qualche modo sanzionati. Allo stesso modo, ieri l’Alta autorità per le telecomunicazioni del Mali (Hac) ha interrotto le trasmissioni di Joliba Tv, dopo che il Csc aveva chiesto sanzioni contro un politico ospite di una trasmissione che a detta dei burkinabé avrebbe insultato i militari del Paese alleato. 

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