Mali Twist: Parigi celebra il grande Sidibé

di AFRICA
Mali Twist: Parigi celebra il grande Sidibé

«Non avevo intenzione di fare fotografia sociale, ma l’ho fatta senza volerlo, perché con il mio lavoro ho provato l’esistenza di un’Africa piena di vita e di bellezza, non dilaniata dalla guerra e non affamata dalla carestia, lontanissima dall’immaginario occidentale. Quel che volevo era fermare sulla pellicola le cose belle della quotidianità: l’allegria, la gioia, la danza, il gioco, il fascino. E restituire ai miei committenti l’immagine che desideravano: la più bella. Se non ci fossero tanti pregiudizi sull’Africa, tutto questo sarebbe stato assolutamente ordinario».

È un passaggio della lunga intervista che ebbi la fortuna di fare a Malick Sidibé nel 2007. Pochi mesi prima, alla Biennale di Venezia il fotografo maliano era stato insignito del Leone d’Oro alla carriera. Malick Sidibé se n’è andato nell’aprile del 2016. A Parigi la Fondation Cartier pour l’Art Contemporain lo omaggia con la retrospettiva Mali Twist, accompagnata da un fitto programma di iniziative culturali orientate a mescolare i linguaggi artistici: le arti visive con la musica e la danza. Proprio come avveniva in molti degli scatti del “leone” Malick. Era stata proprio la Fondation Cartier, per inciso, a ospitare nel 1995 la sua prima grande personale all’estero. Fino al 20 febbraio 2018.

Info: www.fondationcartier.com

(Stefania Ragusa)

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