L’Unione europea (Ue) sospenderà la sua missione di formazione e addestramento militare in Mali (Eutm), ma rimarrà nel Sahel. Lo ha annunciato ieri l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa dopo il Consiglio affari esteri dell’Ue a Lussemburgo. “Stiamo fermando le missioni di formazione delle forze armate e della guardia nazionale, ma continueremo la formazione sulle leggi della guerra, perché i militari devono sapere che la guerra ha delle regole”, ha detto Borrell.
L’annuncio giunge dopo che a febbraio il presidente francese Emmanuel Macron ha ufficializzato il ritiro della Francia, del Canada e dei partner europei impegnati nell’operazione Barkane e nella Task force Takuba dal Mali.
La missione Eutm Mali era stata istituita nel 2013 per rispondere all’esigenza di rafforzare le capacità delle Forze armate maliane (Fama), con il risultato finale di essere forze armate autosufficienti in grado di contribuire alla difesa della propria popolazione e del proprio territorio.
Secondo Borrell, però, le autorità maliane non hanno fornito le garanzie necessarie per assicurare la continuazione delle missioni di formazione dell’Ue che dovranno essere “ricalibrate”. “Abbiamo appena ricevuto la risposta della giunta alle nostre richieste di continuazione delle missioni di formazione e non abbiamo le garanzie necessarie per continuare”, ha detto.