Come free-climber in bilico sulla parete, i muratori di Allah lisciano il fango con le mani. Poi salgono ancora, verso i minareti. I cesti di fango passano di mano in mano mentre i tamburi scandiscono il lavoro. Foto di Bruno Zanzottera / Parallelozero
La Grande Moschea di Djenné è il più grande edificio di fango al mondo e richiede ogni anno una meticolosa opera di risanamento, che coinvolge l’intera popolazione locale. L’instabilità e le violenze di matrice jihadista in Mali non hanno fermato il tradizionale crépissage di Djenné. Solo la pandemia ha frenato i “muratori di Allah”. Ma ora è di nuovo il momento di mettersi al lavoro
L’intero servizio sul numero di gennaio-febbraio della Rivista Africa