Mali, una settimana dalla partenza dei caschi blu da Kidal

di claudia
caschi blu

In Mali, una settimana fa, martedì 31 ottobre, la Missione delle Nazioni Unite (Minusma) ha completato il suo ritiro dalla regione e dalla città di Kidal. I ribelli del Cadre Stratégique Permanent (Csp), la cui roccaforte è Kidal, hanno preso possesso dell’area lasciata libera dalle forze di pace, ma l’esercito maliano ha manifestato l’intenzione di prendere possesso dell’area con la forza delle armi e nel fine settimana ha sparato con droni contro il campo. In questo contesto, secondo quanto riferito da Radio France Internationale (Rfi), gli abitanti di Kidal si preparano a possibili scontri.

Secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), 40.000-50.000 persone provenienti da Kidal e dalle città vicine hanno recentemente attraversato il confine con l’Algeria. Ma molti rimangono a Kidal: le migliaia di sfollati che vi sono affluiti negli ultimi mesi da altre regioni del Mali (Ménaka in particolare) e tutti coloro che preferiscono avere paura piuttosto che partire senza un posto dove stare.

“C’è molta gente al grande mercato”, “la gente si muove per le strade”, “stiamo facendo il nostro lavoro, cerchiamo di stare tranquilli”, dicono diversi residenti contattati da Rfi.

Sebbene prodotti come il miglio e il riso possano scarseggiare – a volte per diversi giorni, causando un forte aumento dei prezzi – le forniture non sono state interrotte e la disponibilità di cibo non è, in questa fase, motivo di preoccupazione.

Nei loro recenti comunicati, sia l’esercito maliano che i ribelli del Csp hanno invitato la popolazione a rimanere calma e vigile e a tenersi lontana dalle zone di combattimento.

A Kidal, secondo un funzionario del Csp citato dall’emittente francese, i luoghi più a rischio sono l’aeroporto e i campi militari: “In caso di attacco aereo, il consiglio è di rimanere a casa”.

Nel frattempo l’esercito maliano e i suoi partner russi della compagnia Wagner hanno rafforzato la loro presenza nel nord del Mali. Rfi riferisce che diverse decine di combattenti della compagnia paramilitare russa Wagner sono arrivati negli ultimi giorni a Gao, la principale città del nord del Mali, e a Timbuctù con l’obiettivo principale di riprendere  il controllo della località di Kidal dai ribelli tuareg inquadrati nel Permanent Strategic Framework (Psf).

In base alle informazioni a disposizione, le forze maliate appoggiate dai rinforzi del gruppo Wagner si starebbero concentrando comunque nei pressi della località di Anéfis, sotto il controllo delle truppe regolari dall’inizio di ottobre, da dove gli analisti di Rfi ritengono si stia preparando una possibile offensiva di terra per riconquistare anche Kidal.

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