La rivista Africa aderisce e partecipa alla
MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER L’ACCOGLIENZA,
CONTRO I MURI E CONTRO I RAZZISMI
in programma
SABATO 20 MAGGIO A MILANO
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La redazione e i collaboratori di Africa saranno in strada assieme agli amici dell’associazione Sunugal, in uno spezzone del corteo allegro e colorato, allietato dalla presenza di musicisti e artisti africani.
Invitiamo i nostri lettori e lettrici a marciare assieme.
Appuntamento ore 14.15 uscita di Piazza Oberdan, MM di Porta Venezia. Cercate lo striscione AFRICA, la rivista del continente vero. #versoil20maggio #20maggiosenzamuri
L’APPELLO
Milano il 20 maggio sarà attraversata da una mobilitazione festosa e popolare. Una mobilitazione carica di speranza. La speranza di chi crede nel valore del rispetto delle differenze culturali ed etniche. La speranza di chi ritiene che la società plurale sia un’occasione di crescita per tutti e che la logica dei muri che fomentano la paura debba essere sconfitta dalle scelte che pongono al centro la forza dell’integrazione e della convivenza.
Quelle scelte che, a cominciare dall’Europa, sconfiggano il vento dell’intolleranza e che mettano al centro il principio dell’incontro tra i popoli e di un futuro fondato sul valore della persona senza che la nazione d’origine, la fede professata, il colore della pelle possano diventare il pretesto per alimentare nuove discriminazioni.
Quelle scelte che, a livello nazionale, ci portino a compiere, senza ambiguità, passi avanti reali, come l’effettivo superamento della Legge Bossi Fini, l’approvazione della Legge sulla Cittadinanza, la necessità di rafforzare un sistema di accoglienza dei migranti fondato sul coinvolgimento di tutte le comunità e le istituzioni, la trasparenza, la qualità, il sostegno ai soggetti più fragili (i minori, le donne, i vulnerabili), la cultura dei diritti e della responsabilità.
Milano è nata dall’incontro tra storie diverse e il suo sviluppo si è fondato, nei suoi momenti migliori, proprio sulla capacità di accogliere le diversità e di alimentare la coesione sociale. E come Milano, in svariati luoghi del mondo, chi crede nella società aperta, e non si fa incantare dalle sirene dell’odio, scommette con più certezza sulla propria crescita e sulla capacità di generare lavoro, benessere ed opportunità.
Anche per questo il 20 maggio, in un giornata di impegno, musica, creatività, cultura, saremo in tante e in tanti. Perché, nel tempo in cui viviamo, sono in gioco i valori fondamentali per il futuro di tutti.
Info e dettagli: www.20maggiosenzamuri.it
NOI PARTECIPIAMO PERCHE’…
“Da anni con la nostra rivista cerchiamo di frantumare cliché, pregiudizi e paure. Ma a volte non basta portare avanti un’informazione diversa: bisogna schierarsi, dire apertamente da che parte si sta.
Sarò alla manifestazione di sabato e sfilerò dietro allo striscione della rivista Africa, assieme a collaboratori, amici e lettori. Ci sarò perché credo nei valori dell’accoglienza e non sopporto i muri costruiti dall’egoismo e dall’ignoranza. E sono ancora più determinato a sfilare ora che certi politici, in cerca di consensi elettorali, tentano di criminalizzare la moltitudine di manifestanti che saranno a Milano, alimentando polemiche e strumentalizzazioni indegne di un Paese civile.
Ci vediamo in piazza”.
“Aderisco a #20maggiosenzamuri perché, visto che la politica si basa sul consenso, è tempo di esprimere apertamente – come individui e come società – la nostra sensibilità e le nostre aspettative: vogliamo soluzioni nel senso dell’accoglienza, dell’integrazione e della cittadinanza”.
“Parteciperò alla manifestazione del 20 perchè le migrazioni sono la storia dell’Umanità. Chi si è aperto è andato verso il futuro. Chi si è chiuso si è ripiegato su se stesso…è scomparso”.
«Aderisco a #20maggiosenzamuri perché i muri sono il simbolo di una politica ipocrita che, prima, depreda risorse e fomenta i conflitti e, poi, si rinchiude in una fortezza voltando lo sguardo dall’altra parte senza prestare quella solidarietà che è un valore umano ed evangelico».
“Sono da poco tornata dal Gambia dove ho parlato con le compagne di squadra di Fatim Jawara, il portiere della Nazionale di calcio femminile annegata lo scorso novembre nel Mediterraneo. Fuggiva da un Paese estremamente povero e, al tempo, oppresso da una feroce dittatura. Fatim sognava di mantenere la propria famiglia giocando in Europa come calciatrice professionista. Ma è morta, in mare. Aveva 19 anni. Io partecipo perché voglio dare IL BENVENUTO alle persone che, come Fatim, hanno avuto il coraggio di lasciare la propria terra, la propria famiglia, la propria casa e i propri amici per lottare per un futuro migliore. Io credo che queste persone vadano definite eroi, non migranti. Perché non tutti hanno il coraggio di affrontare i problemi della propria esistenza rischiando la vita”.
“Parteciperò alla manifestazione del 20 maggio perché mi piace pensare al corteo come spazio di incontro e di condivisione tra “con”cittadini del mondo. Perché oggi più che mai è necessario abbattere anacronistici muri ideologici, con la consapevolezza che siamo tutti parte della medesima umanità”.
“Ben più della dicotomia casa nostra/casa loro, ritengo sia più utile pensare la convivenza civile secondo l’antica metafora della nave: siamo tutti sulla stessa barca. La (non) gestione del fenomeno migratorio in Italia porta populismo, tensioni e danneggia la convivenza civile. Istituiamo corridoi umanitari per l’asilo e reali possibilità di ingresso per lavoro (agevolando anche le modalità circolari e di dialogo con le comunità e i territori di origine)”.
“In questo periodo storico nel quale partiti xenofobi dominano la scena internazionale facendo leva sulle paure e inquietudini del popolo penso sia indispensabile scendere in piazza contro il razzismo dimostrando che le differenze uniscono arricchendo le nostre conoscenze e la nostra cultura”.
Alessio Malvone, collaboratore