Marocco, al via la ricostruzione post sisma

di claudia

Il governo marocchino ha deciso ieri di avviare lo stanziamento di aiuti di emergenza fissati a 2.500 dirham (230 euro) mensili per un anno, a beneficio delle famiglie le cui case sono parzialmente o completamente crollate nel terremoto del mese scorso.

Il via ai risarcimenti è stato dato a Rabat durante la quinta riunione della commissione interministeriale incaricata dell’attuazione di un programma di riabilitazione d’emergenza e di aiuto per la ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto, presieduta dal primo ministro Aziz Akhannouch.

La commissione ha inoltre deciso di avviare l’operazione di potenziamento e ampliamento della strada, che si concentrerà in una prima fase sui lavori di apertura e ampliamento della strada che collega Ouirgane a Tlat N’Yacoub e della strada che collega Tizi N’tasset e Tafoughalet, e di iniziare la concessione di aiuti agli agricoltori per la ricostituzione del patrimonio nazionale, così come il sussidio per l’orzo e i mangimi composti nelle zone colpite dal disastro.

Si è inoltre deciso di attuare immediatamente e in modo convergente progetti urgenti di ricostruzione attraverso l’avvio di studi architettonici e tecnici che riguardano in particolare la ricostruzione e riqualificazione di oltre 1.000 scuole, il potenziamento di 42 presidi sanitari locali, azioni di sostegno ai siti storici e il rafforzamento e il restauro di moschee, zaouia e mausolei.

Durante questo incontro, i membri della commissione hanno affermato che il governo, in conformità con le istruzioni reali, sta lavorando con determinazione per attuare il programma di ricostruzione e riqualificazione generale delle regioni colpite dal terremoto di Al-Haouz, precisando che il governo ha infatti avviato la realizzazione di progetti urgenti.

Il capo del governo ha invitato i vari dipartimenti interessati a proseguire la forte mobilitazione per un’attuazione rapida e ottimale dei vari assi del programma integrato, che consentirà, oltre al trattamento delle ricadute del terremoto e alla ricostruzione, di operare un salto di qualità sulla via dello sviluppo economico, sociale e culturale delle popolazioni delle regioni colpite.

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