È decisamente alle spalle la recente crisi di relazioni con la Spagna, anzi, è tempo di inaugurare “un passo senza precedenti nelle relazioni tra i nostri due Paesi”, basati sulla fiducia, sulla trasparenza, sulla considerazione reciproca e sul rispetto degli impegni. Lo ha detto il re del Marocco, Mohammed VI, in occasione del 68° anniversario della Rivoluzione del Re e del Popolo, celebratasi venerdì.
Il monarca ha ammesso che le relazioni hanno recentemente attraversato una crisi senza precedenti che ha fortemente scosso la fiducia reciproca e sollevato diversi interrogativi sul loro futuro. “Tuttavia, abbiamo lavorato con la squadra spagnola, nella massima calma, completa chiarezza e spirito di responsabilità”, ha detto, precisando di aver seguito personalmente e direttamente il processo di dialogo e lo sviluppo delle discussioni. “L’obiettivo non era solo trovare una via d’uscita a questa crisi, ma anche cogliere l’occasione per ridefinire le basi e i parametri che governano questi rapporti. Con sincero ottimismo, esprimiamo il desiderio di continuare a lavorare con il governo spagnolo e il suo primo ministro”, Pedro Sanchez.
Ad aprile, aveva suscitato l’ira di Rabat il ricovero in Spagna, sotto falso nome, del Segretario generale del Fronte indipendentista Polisario e presidente della Repubblica araba sahrawi democratica (Rasd), Brahim Ghali, evacuato dall’Algeria. Successivamente, un’ondata senza precedenti di migranti dal Marocco – circa 8 mila in pochissimi giorni – aveva scopnfinato nell’enclave spagnola di Ceuta, facendo traballare l’amministrazione locale. La lettura di alcuni analisti aveva collpcato i due episodi, ipotizzando che la seconda fosse una ripicca al remporaneo asilo sanitario del leader indipendentista.
Tra Rabat e Madrid resta delicata la questione del Sahara occidentale, per cui il Marocco cerca da tempo di imporre un cambio di posizione da parte di Spagna e Ue dopo il riconoscimento della sua marocchinità da parte dell’amministrazione Trump. Tuttavia Madrid non può allontanarsi dalla dottrina ufficiale dell’Onu. Non è ancora chiaro quale compromesso sulla questione si celi dietro le parole del re Mohammed.
In un commento al discorso del re all’agenzia di stampa Map, il ricercatore in politica estera Moulay Boukker Hamdani ha ricordato che il Marocco attrae il 52% degli investimenti spagnoli in Africa, e rappresenta il 2° cliente della Spagna al di fuori dell’Unione europea dopo gli Stati Uniti e Stati Uniti. Circa 1.000 aziende spagnole, per lo più piccole e medie imprese, hanno scelto di stabilirsi in Marocco, grazie alla sua posizione strategica vicino all’Europa, alla sua sicurezza e stabilità.