di Céline Camoin
I controlli rafforzati implementati dal Marocco per bloccare l’emigrazione clandestina dalle proprie coste hanno spostato le rotte più a sud per le partenze verso la Spagna, e in particolare verso le Canarie.
Mentre gli ingressi di migranti irregolari in Spagna sono aumentati del 66% quest’anno, spinti in gran parte dall’aumento degli arrivi alle Isole Canarie, le misure rafforzate alle frontiere del Marocco sono emerse come un fattore chiave nel controllo dei flussi migratori dalla costa nordafricana, riferisce il quotidiano spagnolo El Pais, ripreso dalla stampa marocchina.
È dalla Mauritania e dal Senegal che sono giunti alle Isole Canarie in numero crescente richiedenti asilo provenienti da Siria, Pakistan e Bangladesh. Dal Marocco invece, il controllo costiero ha portato a una diminuzione del 30% degli ingressi di migranti irregolari in Spagna. Secondo rapporti riservati delle forze di sicurezza spagnole, citati dal quotidiano El País, il Marocco ha mantenuto uno stretto controllo sulle sue coste settentrionali e meridionali, comprese le coste nelle province del Sahara Occidentale.
Le autorità spagnole sono particolarmente preoccupate per la situazione in Mauritania, che ha visto un aumento del 6.000% delle partenze verso le Isole Canarie nella prima metà dell’anno.
Inoltre, l’instabilità nella regione del Sahel sta aggravando la situazione. Il Mali, in particolare, è diventato una fonte significativa di migranti, con i maliani che rappresentano ora il gruppo di nazionalità più numeroso tra gli arrivi irregolari in Spagna.
I rapporti indicano che le autorità spagnole prevedono che la pressione continuerà ad aumentare man mano che ondate di rifugiati provenienti dal Sahel e dall’Africa sub-sahariana si sposteranno verso le coste africane con l’intenzione di migrare. La situazione è particolarmente critica negli ultimi quattro mesi dell’anno, quando le condizioni più calme dell’Atlantico migliorano la navigabilità, portando potenzialmente a un aumento delle partenze di imbarcazioni.
