Marocco, il Museo d’arte moderna passa all’energia solare

di claudia
Mauritius - 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili

Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea Mohammed VI (MmVI) di Rabat sarà il primo museo africano a integrare una soluzione solare con un sistema intelligente di accumulo e gestione dell’energia.

La Fondazione nazionale dei musei, (Fnm), insieme all’Istituto per l’energia solare e la ricerca sulle nuove energie (Iresen) e la sua piattaforma di ricerca internazionale Green Energy Park, hanno firmato un accordo di partnership nell’ottobre 2020 per sviluppare un modello innovativo di produzione e di gestione dell’energia.

Questo modello di transizione energetica si basa su un approccio misto che combina l’integrazione di una fonte di energia rinnovabile attraverso l’installazione di un impianto solare fotovoltaico sul tetto con una capacità di 130 kWp e un sistema fotovoltaico integrato alla carreggiata, fornendo energia e riducendo del 50% la bolletta energetica del Museo.

È stato sviluppato un nuovo sistema di supervisione in tempo reale, tenendo conto delle esigenze di conservazione delle opere, che consente il controllo automatico di questi vari parametri e di conseguenza l’ottimizzazione dei consumi energetici dei terminali ad alta intensità energetica, rilevando che questo modello incorpora una soluzione di stoccaggio di 20 kWh consentendo una migliore gestione dei consumi nelle ore di punta.

Pertanto, questo primo progetto pilota consente ai team del consorzio la convalida tecnologica di questo modello unico e innovativo. Questo primo esempio apre la strada alla generalizzazione di questo modello a tutti i musei della Fondazione, che sarà realizzata congiuntamente con i vari partner istituzionali del settore energetico marocchino.

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