Le credenze popolari sono dure da smentire perché, per la loro natura, si alimentano qui e là dando a quella che è originariamente solo l’idea di qualcuno una parvenza di ufficialità. E’ quel che accade in Marocco dove le donazioni di organi sono a dir poco rare, perchè la gente ritiene che questo atto di grande generosità sia contro l’Islam. Da dove e come sia nata questa idea è difficile da comprendere. Fatto sta che ha attecchito e oggi il Regno non riesce, con le donazioni, a fare fronte all’enorme richiesta di organi da trapiantare. Bastano solo i numeri forniti dal ministro marocchino della Salute, El Hossein El Ouardi: in tre anni (dall’inizio del 2012 alla fine del 2014) nel Regno ci sono stati soltanto 125 espianti di reni e cinque di fegato. Una goccia nel mare della ”domanda” che resta molto alta ed alla quale non si riesce a dare una risposta quantitativamente efficace. Il governo, che pure ha dato vita a molte campagne di sensibilizzazione, ora ha deciso di cambiare passo con una iniziativa spettacolare e rivoluzionaria insieme: mobiliterà cinquantamila imam per spiegare alla gente, in ogni città, villaggio e contrada del Regno, l’infondatezzza della credenza che donare gli organi sia una violazione dei dettami dell’Islam.
Una cosa che ha avuto anche l’avallo del ministro degli Affari islamici, Ahmed Taoufiq, che ha spiegato che gli imam coinvolti nell’iniziativa saranno formati per ”incitare la gente a salvare delle vite”. I religiosi avranno davanti a loro una sfida durissima perchè, oltre a quel che si ritiene ‘vietato’ dall’Islam, c’è anche da scardinare una ritrosia alla donazione che nulla ha a che vedere con la religione. Quanto impietoso sia il confronto tra che accetta il pricipio della donazione di organi tra i marocchini ed i francesi lo confermano le percentuali (lo 0,4 in Marocco; 24,8 in Francia).
La realtà è però davanti agli occhi di tutti: a fronte di 125 espianti di reni in 24 mesi, il Marocco ha un fabbisogno di 7.410 organi. Uno squilibrio inaccettabile per le autorità marocchine che davanti a questo baratro da domanda e offerta hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso con la mobilitazione degli imam, che si aggiunge ad altre iniziative (come la Giornata nazionale della donazione di organi, che si tiene il 17 ottobre). Ma, per banale che possa essere, forse la gente ha bisogno di esempi concreti e non solo di dichiarazioni.
Forse per questo il ministro della Giustizia, Mustapha Ramid, ha annunciato che alla sua morte donerà i suoi organi. Perchè, ha spiegato Ramid, esponente del partito islamista di governo Pjd, questo gesto non è vietato dalla nostra religione.(27/04/2015 Fonte: Ansamed)
Marocco – Migliaia di imam per promuovere le donazioni di organi
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