Marocco: ondata di migranti a Melilla, nuova tensione con la Spagna

di claudia
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Ancora una volta si è verificato un massiccio tentativo di migranti di varcare il confine terrestre tra il Marocco e la Spagna via l’enclave di Melilla, sulla costa settentrionale marocchina. Al mattino presto, circa 1.000 migranti hanno tentato di aggirare il sistema di sicurezza in atto.

Secondo El Faro de Melilla, mentre si avvicinavano al confine del perimetro, “in modo coordinato e perfettamente organizzato”, il gruppo si sarebbe diviso in diversi gruppi più piccoli. Poco prima delle 8 del mattino, uno di questi gruppi, composto da quasi 400 persone, è riuscito a raggiungere la recinzione nell’area stabilita tra Barrio Chino e Beni Enzar, prima di essere bloccato dalle forze di sicurezza marocchine.

Dalla scorsa settimana si tratta del quarto tentativo segnalato dalla Spagna, dopo quello di venerdì, da parte di circa 1.000 migranti subsahariani, giovedì e mercoledì scorsi. Questi ultimi due hanno permesso a 480 e 380 persone di attraversare il confine che separa la città europea dal Marocco.

Da Rabat, il portavoce del governo marocchino assicura che il suo Paese sta svolgendo un lavoro colossale per monitorare i suoi confini. Melilla e Ceuta, quasi 400 chilometri più a ovest, sono le uniche frontiere terrestri dell’UE nel continente africano e sono regolarmente oggetto di tentativi di ingresso da parte di migranti che cercano di raggiungere l’Europa. A Melilla, il confine tra Marocco e Spagna è materializzato da una recinzione a tripla maglia della lunghezza di circa 12 km. Come quella di Ceuta, è dotata di telecamere e torri di avvistamento.

Questi massicci afflussi di migranti nell’enclave arrivano meno di un anno dopo la crisi di maggio 2021 a Ceuta, quando si presentarono circa 10.000 migranti, la stragrande maggioranza dei quali marocchini. Questa crisi si verificò in un contesto di tensione diplomatica tra Madrid e Rabat, causata dall’accoglienza in Spagna, per cure mediche, del leader dei separatisti sahrawi del Fronte Polisario, Brahim Ghali, nemico giurato del Marocco. Una delle letture dell’afflusso dei migranti, permesso da un allentamento dei controlli marocchini, era stata quella di una rappresaglia nei confronti di Madrid.

Tv5Mondo sottolinea che la recente conversazione tra il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e Brahim Ghali, a margine di un vertice UE-Unione africana a Bruxelles, ha fatto rabbrividire Rabat, secondo i media vicini al governo. Una considerazione che potrebbe aver portato, ancora una volta – ma è solo un’ipotesi – a una nuova pressione sulla Spagna con il fattore migrazione.

La Spagna esercita la sua sovranità su Ceuta dal 1580 e su Melilla dal 1496. Il Marocco le considera parte integrante del suo territorio. Distanti 380 chilometri l’una dall’altra, hanno ciascuna circa 85.000 abitanti e dal 1995 hanno lo status di città autonome. Dal 1956, Rabat contesta il loro attaccamento alla Spagna, considerandolo un retaggio del colonialismo. 

Foto di apertura: Angela Rios/Afp

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