I Parlamenti arabo e panafricano si sono schierati contro il Parlamento europeo sulla questione dell’immigrazione a Ceuta.
Il Parlamento arabo, con sede al Cairo (Egitto), ha dichiarato che la risoluzione approvata dal Parlamento europeo sul Marocco contiene critiche insensate e infondate circa le politiche di Rabat sull’immigrazione clandestina. Lo riporta l’agenzia di stampa marocchina Map questa mattina.
In un comunicato, il Parlamento arabo ha criticato “la posizione del Parlamento europeo e la sua caparbietà nell’interferire in una crisi che può essere risolta attraverso mezzi diplomatici e negoziati bilaterali diretti tra Marocco e Spagna, passando oltre la voce della ragione e saggezza, compresa quella del Parlamento arabo che tuttavia gli ha chiesto di astenersi da qualsiasi ingerenza ingiustificata in questa crisi”.
Prendendo atto che questa decisione esaspera le tensioni già esistenti, il Parlamento arabo ha esortato l’istituzione europea ad abbandonare l’ “approccio provocatorio che ha recentemente sostenuto nella gestione dei suoi rapporti con i Paesi arabi, in contrasto con i requisiti della prevista partnership strategica tra i Paesi arabi e i Paesi europei”.
Il Parlamento panafricano ha chiesto al parlamento europeo di “non immischiarsi nella crisi tra il Marocco e la Spagna”. In un comunicato firmato da Roger Nkodo Dang, presidente uscente dell’istituzione dell’Unione africana, il Pap invita la controparte europea ad astenersi da qualsiasi posizione che possa esacerbare le tensioni e invita le due parti a risolvere la crisi in un quadro puramente bilaterale.
Il Pap ha accolto con favore la decisione del re Mohammed VI per il ritorno di tutti i minori marocchini non accompagnati entrati illegalmente nell’Unione europea. “I fatti dimostrano che il Regno del Marocco sta svolgendo il suo ruolo nella lotta al terrorismo, all’immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani, nel rispetto dei principi e delle esigenze del partenariato che lo unisce all’Unione europea e al suo ambiente regionale”, scrive Nkodo Dang. Il presidente uscente della Pap aggiunge che anche il Marocco svolge un ruolo importante nella gestione del dossier migratorio in Africa, “a cui si sono più volte congratulati i capi di Stato e di governo africani, avendo nominato il re Mohammed VI Campione delle Migrazioni in Africa”.
Il Parlamento europeo ha votato giovedì a larga maggioranza, con 397 voti favorevoli, 85 contrari, e numerose astensioni (196) una risoluzione che invita il Marocco a porre fine alla sua “pressione” sulla Spagna, un riferimento all’arrivo, attorno al 18 e 19 maggio scorso, di circa 10.000 migranti dal territorio marocchino nell’enclave spagnola di Ceuta. Il testo condanna “l’uso del controllo delle frontiere e delle migrazioni da parte del Marocco, e dei minori non accompagnati in particolare, come pressione politica contro uno Stato membro dell’Unione Europea”.
Tra le 2.000 persone rimaste lì, 1.100 minori non possono essere espulsi secondo la legge spagnola. Gli eurodeputati hanno ricordato che il fenomeno non è legato alla questione migratoria ma all’accoglienza ad aprile, da parte della Spagna, di Brahim Ghali, leader dei separatisti saharawi del Fronte Polisario. Arrivato per curare complicazioni legate al covid-19, ora è tornato in Algeria, dove ha ricevuto la visita del presidente della repubblica Abdelmajid Tebboune.
Il Parlamento Ue chiede in particolare il rapido ritorno dei minori verso le loro famiglie, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambino. La risoluzione mirava a rassicurare la Spagna del sostegno dei suoi partner europei e a dare una risposta coordinata a una domanda che, sottolineano i suoi autori, non si limita a un rapporto conflittuale tra Rabat e Madrid, ma riguarda l’intera Unione europea. Il progetto di risoluzione è stato presentato dal deputato spagnolo Jordi Cañas Perez.