Marocco, Rabat scelta come capitale mondiale del libro nel 2026

di claudia

Dopo Rio de Janeiro nel 2025, Rabat, capitale del Marocco, si è aggiudicata il titolo di capitale mondiale del libro per il 2026. L’UNESCO ha fatto l’annuncio ieri, illustrando le motivazioni che hanno portato alla scelta della città marocchina per un ruolo così centrale e rappresentativo della cultura nel mondo.

L’industria del libro di Rabat è più fiorente che mai, sede di 54 case editrici, la terza più grande fiera internazionale del libro e dell’editoria in Africa, evento che attira ogni anno editori, scrittori, intellettuali e appassionati di libri da tutto il mondo arabo e da altri Paesi francofoni. Rabat è inoltre sede di un numero crescente di librerie e biblioteche, riporta Unesco. La città marocchina, come altre nel Paese è influenzata da una lunga tradizione di letteratura arabo-islamica, ma è aperta all’editoria moderna.

“L’UNESCO e il Comitato consultivo per la capitale mondiale del libro hanno riconosciuto Rabat per il suo chiaro impegno a favore dello sviluppo letterario, dell’emancipazione delle donne e dei giovani attraverso la lettura e della lotta contro l’analfabetismo, soprattutto tra le comunità svantaggiate” si legge sul sito. In qualità di Capitale Mondiale del Libro per il 2026, Rabat sarà in prima linea nel formulare e promuovere una serie di iniziative per migliorare l’accesso ai libri e sostenere l’editoria locale. Tra le iniziative più virtuose di Rabat c’è quella mirata a rafforzare l’alfabetizzazione di tutti i suoi cittadini. L’anno delle celebrazioni inizierà il 23 aprile 2026, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

Ricca di storia e cultura, Rabat è sede di numerose biblioteche che custodiscono un patrimonio librario considerevole. Tra le più celebri spicca la La Biblioteca Nazionale del Regno del Marocco, la più grande del Paese, diventata nel tempo un importante punto di riferimento culturale. Custodisce l’archivio completo del patrimonio letterario e storico del Marocco. Non è solo una risorsa fondamentale per ricercatori e studiosi, ma simboleggia l’impegno del Marocco nel preservare e promuovere il suo ricco patrimonio librario e culturale.

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