Al 21° vertice internazionale sul clima, tra un mese a Parigi, il Marocco punta a presentarsi con un fiore all’occhiello di tutto rispetto: un complesso di impianti – esteso su una superficie pari a quella della capitale Rabat – per una produzione di 580 Megawatt di energia, garantirà al Marocco il fabbisogno energetico di un milione di abitazioni.
Sta sorgendo a Ouarzazate, ed è il più grande impianto solare al mondo: costato circa nove miliardi di dollari, ‘Noor’ (luce, ndr) dovrebbe permettere al paese nordafricano di soddisfare, entro il 2020, metà del proprio fabbisogno energetico utilizzando le energie rinnovabili.
Non potendo sfruttare il gas o il petrolio come molti altri paesi dell’area, ed essendo perciò costretti ad importare il 94% dell’energia di cui usufruiscono, i marocchini hanno deciso di sfruttare una risorsa che al paese non manca: il sole. L’impianto, che sorge nel deserto del Sahara, dove in estate le temperature superano anche i cinquanta gradi, è arrivato al completamento della prima di quattro fasi di costruzione. 500.000 specchi parabolici di 12 metri di altezza, disposti su 800 file, seguono il sole al fine di catturare e concentrare quanti più raggi possibile nell’arco di un ciclo quotidiano.
(30/10/2015 Fonte: Misna)