Marocco – Rifugiati ospitati nella cattedrale di Tangeri

di Enrico Casale
rifugiati in Marocco

Diversi migranti sfrattati dagli appartamenti che occupavano nel quartiere di Bujalef, sono stati accolti dal 1 ° luglio nella Cattedrale di Tangeri. Secondo un comunicato inviato all’Agenzia Fides, firmato da Sua Ecc. Mons. Santiago Agrelo, Arcivescovo di Tangeri, “nella notte del 1° luglio il sagrato è stato aperto per accogliere gli sfollati e si è fatto in modo che tutti avessero qualcosa mangiare”. Da allora l’equipe del TAM (Tanger Accueille Migrants), della Delegazione Diocesana delle Migrazioni, che da anni si occupa dei migranti che soggiornano a Tangeri, ha assunto la gestione della situazione, particolarmente sensibile per il gran numero di persone senza casa e prive di mezzi di sostentamento, tra i quali molte donne con bambini.
“Si è deciso un piano d’azione che dà la priorità alle donne incinte, donne con bambini, donne single, ai minori e agli uomini con figli a carico. Mentre la prima parte del piano era in corso di completamento, gli uomini avrebbero dovuto aspettare” afferma il comunicato.
Questa emergenza, gestibile, si è però trasformata in una situazione insostenibile perché ai migranti sgomberati da Bujalef se ne sono aggiunti altri che non erano nella stessa situazione di bisogno.
“Non sta a noi indagare se queste persone hanno agito da sole o spinte da coloro che sono interessati ad approfittare di una situazione che si sta cercando palesemente di sfruttare a livello mediatico” afferma Mons. Agrelo. “ Si era sparsa la voce che la Chiesa stava dando rifugio e cibo, e da tutta la città sono cominciati ad arrivare migranti”.
“È stato necessario chiarire l’equivoco: non solo il sagrato della Cattedrale è stato chiuso, ma non è stato possibile celebrare la Messa nella stessa Cattedrale, sabato pomeriggio e domenica mattina. È stato un momento estremamente difficile per tutti” afferma l’Arcivescovo.
La Chiesa sta offrendo un riparo temporaneo a 69 donne e bambini più ad un vedovo con due figli. Rimangono da ospitare 11 donne e un vedovo con tre bambini.
In un incontro con il sindaco l’Arcivescovo ha concordato un nuovo piano d’azione: fare un elenco delle persone presenti, per poi trovare una sistemazione urgente alle donne che sono ancora in strada (11 più il vedovo con tre figli). Gli altri migranti verranno aiutati a trovare un alloggio, accompagnati dall’equipe TAM a firmare il contratto e a pagare l’affitto. (L.M.) (08/07/2015 Fonte: Fides)

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