In Marocco, Nasser Zefzafi, il leader del movimento di protesta che ha agitato la regione del Rif ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il trattamento in carcere.
Questo è il secondo sciopero della fame per il leader di Hirak che vuole far conoscere al mondo «la tortura e il trattamento disumano» subiti in carcere. Naima El Gallaf, uno dei suoi avvocati, ha dichiarato nella sua pubblicazione su Facebook che l’amministrazione penitenziaria «non rispetta le leggi sul trattamento dei carcerati».
In isolamento nella prigione di Oukacha a Casablanca, Nasser Zefzafi, 39 anni, carismatico personaggio, molto popolare nella sua città natale di Al Hoceima, è il volto della protesta che ha scosso la regione del Rif tra la fine del 2016 e la metà del 2017. È stato arrestato un anno fa per aver interrotto un predica di un imam apertamente ostile al movimento.
Questo nuovo sciopero della fame arriva mentre il processo che lo vede sul banco degli imputati con 53 altri leader del movimento, entra nelle sue battute finali. Zefzafi è accusato di «minare la sicurezza dello Stato». In teoria, rischia la pena capitale.