Il governo marocchino ieri ha annunciato di aver smantellato 74 reti criminali della tratta di esseri umani dall’inizio del 2018 e di aver fatto fallire almeno 54mila tentativi di traversata del Mediterraneo per raggiungere le coste dell’Unione Europea, secondo quanto riporta la Bbc.
Sempre secondo l’annuncio del governo di Rabat, almeno 1900 imbarcazioni utilizzate per il traffico sono state sequestrate dalle forze di sicurezza e circa 240 persone sono state arrestate perché coinvolte nel traffico di migranti. Si tratta per lo più di cittadini marocchini, ma ci sono anche numerosi stranieri provenienti dall’Africa subsahariana, la cui nazionalità non è stata precisata dalle autorità.
L’annuncio avviene a una settimana da un’altra dichiarazione del governo di Rabat avvenuta una settimana fa in cui si preannunciava un inasprimento della lotta contro le reti criminali per far fronte all’emergenza.
La maggior parte dei migranti che arrivano in Marocco cercano di raggiungere le coste della Spagna via mare ma una buona parte tenta la via terrestre cercando di superare le recinzioni che separano il regno magrebino dalle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla.
La Spagna è divenuta ormai la principale porta d’ingrasso all’Europa dei migranti della rotta migratoria del Mediterraneo e dall’inizio dell’anno ha accolto circa 35.615 arrivi secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).
Sulla rotta verso la Spagna il 75% dei migranti e rifugiati sono uomini, il 10% sono donne, mentre il resto sono minori. Secondo l’ Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, provengono per lo più da Guinea (3600), Marocco (2600), Mali (2200) Costa d’Avorio (1200) e Siria (1000).
