In Marocco, la Procura generale presso la Corte d’appello di Casablanca ha ordinato l’apertura di un’indagine in seguito alla diffusione di informazioni errate sul coinvolgimento di personalità e istituzioni nazionali in un caso di traffico internazionale di droga, nell’ambito del quale 25 persone sono state portate davanti alla Corte d’Appello di Casablanca.
Un comunicato stampa del Procuratore Generale del Re presso la Corte d’appello di Casablanca precisa che l’apertura di questa indagine è avvenuta dopo che la Procura è venuta a conoscenza di contenuti trasmessi su alcuni social network che attribuivano accuse a personalità e istituzioni nazionali, facendo avanzare il loro coinvolgimento nella vicenda legata al traffico internazionale di droga, nell’ambito del quale sono stati portati davanti a questa Procura 25 persone, tra cui alcuni parlamentari, incaricati della gestione di enti locali o anche funzionari pubblici incaricati dell’applicazione della legge.
Il procuratore generale del re presso la Corte d’appello di Casablanca afferma di aver precedentemente annunciato, nel comunicato stampa del 24 dicembre 2023, nell’ambito del rigoroso rispetto della presunzione di innocenza, le conclusioni preliminari dell’indagine condotta nell’ambito del presente caso secondo le procedure legali previste dalla legge, sotto la supervisione di questa Procura, nonché il numero delle persone presunte coinvolte che sono attualmente oggetto dell’indagine condotta dal gip sulla base della richiesta presentatagli dalla pubblica accusa circa i fatti di cui sono accusati.
La Procura, pur ribadendo l’esito delle indagini svolte nel caso di specie, come esposto nel suddetto comunicato stampa, comunica di aver disposto l’apertura di un’indagine sulla diffusione di tali informazioni errate, la cui indagine è stata affidata ai servizi della Brigata Nazionale della Polizia Giudiziaria, con l’obiettivo di identificare le persone coinvolte nella loro fabbricazione e diffusione, qualunque sia il mezzo utilizzato a tal fine.
