La settima edizione del Festival Internazionale Soninké (Fiso) si è aperta ieri pomeriggio allo Stadio Olimpico di Nouakchott alla presenza del presidente della Repubblica di Mauritania, Mohamed Ould Cheikh ElGhazouani, del primo ministro e di membri del governo.
“La cultura – ha affermato anche il presidente della Repubblica nel discorso di apertura – “contribuisce fortemente allo sviluppo economico, sociale e politico degli Stati”. Ai rappresentanti della diaspora soninké, ha detto di apprezzare tanto il loro impegno culturale e la loro pazienza nell’organizzare questo grande evento”, itinerante.
“Abbiamo fatto della promozione della nostra diversità culturale un punto focale della nostra governance sociale, politica e culturale. Ciò è facilmente visibile nella riforma del nostro sistema educativo attualmente in corso di attuazione. Un sistema educativo che pone le basi di una scuola repubblicana e include l’insegnamento delle nostre lingue nazionali nel curriculum scolastico al fine di rafforzare gli scambi culturali tra le diverse componenti del nostro tessuto sociale”, ha affermato Ghazouani. Il capo dello Stato si è detto convinto che questo festival contribuirà in modo significativo alla promozione della cultura Soninké e, più in generale, al radicamento della diversità culturale,
Il Fiso svolge dal 22 al 26 febbraio a Nouakchott sul tema “Parlare, scrivere, ragione della nostra esistenza”. Questo incontro annuale itinerante, mira a magnificare e far conoscere la cultura soninké nelle sue varie componenti. La sua collocazione geografica è l’Africa occidentale, dove le comunità soninké sono fortemente e storicamente presenti: Mauritania, Mali, Senegal, Gambia, Guinea Conakry e Guinea Bissau. Partecipano delegazione di questi Paesi ed esponente della diaspora disseminata nel mondo.
La settima edizione del festival era già stata programmata nel febbraio 2022 in Mauritania ma è stata rimandata a causa del coronavirus.