Mauritania, espulso attivista francese

di Marco Trovato

Le autorità della Mauritania hanno rimpatriato all’aeroporto di Nouakchott il militante francese per i diritti umani, Jean-Marc Pelenc, che guida la sezione francese di una ong denominata “Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista” (Ira), che denuncia il permanere della schiavitù nel Paese africano.  Lo rende noto l’agenzia francese Afp. L’uomo, secondo quanto riferito dal portavoce dell’Ira, Hamada Ould Lehbouss, «è stato fermato all’uscita dall’aeroporto e poi rimpatriato» in Francia, il tutto senza che venissero fornite spiegazioni. Gli altri tre membri della delegazione, ha aggiunto il portavoce, hanno potuto recarsi nel loro hotel a Nouakchott. «Jean-Marc Pelenc è noto per la sua ostilità nei confronti della Mauritania e pertanto è vietato il suo ingresso nel Paese», ha spiegato una fonte del ministero dell’Interno che ha richiesto l’anonimato.
In Mauritania la schiavitù è stata abolita nel 1981 ma, secondo un rapporto del 2018 di Amnesty International, 43mila persone, circa l’1% della popolazione, sono ancora costrette a vivere in queste condizioni. Nonostante segni di apertura del nuovo presidente della Mauritania, Ould Cheikh El Ghazouani, al potere dall’agosto 2019, che ha fatto della lotta alle disparità sociali una delle sue priorità, la principale organizzazione contro lo schiavismo, l’Ira – fondata da Biram Dah Abeid, che ha anche corso alle ultime presidenziali – non viene riconosciuta.

L’incidenza della schiavitù moderna nel mondo (dati 2013 – Wikipedia): la Mauritania è contrassegnata in nero

Condividi

Altre letture correlate: