Un programma di finanziamento di progetti sociali a favore delle popolazioni vulnerabili del G5 Sahel è stato lanciato ieri presso la sede dell’organizzazione a Nouakchott. Lo si apprende da un tweet del G5 Sahel.
Come precisa Rfi, si tratta di un finanziamento del governo tedesco nel quadro del G5 Sahel e si rivolge principalmente alle popolazioni colpite dal terrorismo nella zona Liptako-Gourma, comunemente conosciuta come la zona delle tre frontiere Burkina-Mali-Niger particolarmente colpita falla violenza di gruppi terroristici.
Rfi precisa che i primi interventi del programma inizieranno nella regione maliana di Gao entro la fine dell’anno. Il Mali è uno dei Paesi più colpiti dalla povertà a causa della crisi di sicurezza nel Sahel dal 2012. “Questa è la zona dove c’è più vulnerabilità oggi, dove la gente è veramente in difficoltà, in totale indigenza, con gli sfollati, dove i bisogni sociali sono enormi. Quindi questo programma che abbiamo lanciato mira a fornire a queste popolazioni centri sanitari, scuole e, soprattutto, punti di approvvigionamento dell’acqua”, ha detto Mikailou Sidibé, capo del dipartimento infrastrutture del G5 Sahel.
Per Patrick Berg, che coordina la Fondazione Sahel, è importante insistere sul coinvolgimento dei beneficiari: “organizzeremo dei bandi per chiedere alle Ong e alle amministrazioni locali di proporre progetti che la popolazione locale considera prioritari”.
Il G5 Sahel è un quadro istituzionale di coordinamento e monitoraggio della cooperazione regionale in materia di politiche di sviluppo e sicurezza, creata durante un summit del 15 gennaio 2014 da cinque stati del Sahel: Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad. Il G5S si è dotato di una convenzione firmata il 19 dicembre 2014 mentre la sede del proprio segretariato permanente si trova in Mauritania. La funzione di segretario permanente è affidata al Niger.
Il G5S discute in riunioni di diverso ambito, tra le quali l’ambito militare è presieduto dagli Stati Maggiori delle forze armate degli stati membri.