Il tema dell’istruzione e dell’accesso universale alla scuola nella travagliata regione del Sahel è stato al centro di un vertice a Nouakchott (Mauritania) al quale hanno partecipato diversi alti esponenti presidenti della regione e rappresentanti della Banca Mondiale. “Il Sahel di domani si costruisce oggi a scuola” era il tema scelto per l’evento, presidiato dal capo di Stato, Mohamed Ould Ghazouani, accompagnato dal suo omologo nigerino Mohamed Bazoum, dei capi delegazione dei paesi del Sahel e del vicepresidente della Banca mondiale per l’Africa occidentale e centrale, Ousmane Diagana.
Secondo un comunicato diffuso dalla stampa ufficiale mauritana, al termine di questo incontro, i leader dei Paesi del Sahel si sono impegnati a rafforzare le riforme per un’istruzione di qualità nella regione. Nella prospettiva di un futuro migliore per i giovani saheliani, la Dichiarazione Nouakchott individua tre obiettivi fondamentali: migliorare la qualità dell’apprendimento, aumentare la partecipazione delle ragazze all’istruzione secondaria e rafforzare le competenze di base e l’istruzione.
“Lavorerò senza indugio alla revisione del nostro sistema educativo. L’obiettivo è fare della scuola una scuola repubblicana che sia pegno di integrazione per le generazioni e che restituisca forza e fiducia ai giovani”, ha affermato il presidente Ghazouani, assicurando che la formazione in aree legate a settori economici promettenti sarà una priorità per i giovani.
I leader concordano nel dire che un sistema educativo ben funzionante aumenta la produttività e l’occupazione e porta a migliori risultati sanitari, al funzionamento delle istituzioni pubbliche e al mantenimento della pace. Negli ultimi quindici anni, i paesi del Sahel hanno compiuto progressi significativi raddoppiando praticamente il tasso di iscrizione all’istruzione primaria e triplicando quello per l’istruzione secondaria. Tuttavia, i Paesi del Sahel devono ancora superare molte sfide per fornire l’accesso universale all’istruzione e fornire un’istruzione di qualità a tutti i suoi giovani.
“Siamo in un circolo vizioso. Più bambini abbiamo, meno siamo in grado di educarli, meno li educhiamo, più avranno figli a loro volta, fattori nel nostro contesto economico sociale di sviluppo e ritardo di crescita”, ha sottolineato il presidente Mohamed Bazoum.
Le delegazioni del Sahel riunite a Nouakchott hanno definito una tabella di marcia per dare priorità e coordinare meglio le politiche e gli investimenti nel campo dell’istruzione nei prossimi dieci anni. Il vicepresidente della Banca mondiale per l’Africa occidentale e centrale ha annunciato di intensificare il sostegno al settore nel suo insieme, con particolare attenzione all’accesso equo all’istruzione e al rafforzamento della sua qualità. “L’esperienza internazionale mostra che se le riforme vengono attuate in modo coordinato e inclusivo, il successo è possibile “, ha dichiarato Diagana.
Per cambiare la situazione, i leader del Sahel hanno chiesto un impegno politico a lungo termine attorno a obiettivi essenziali: dare priorità ad azioni e finanziamenti intorno a obiettivi quantificati per ridurre la povertà di apprendimento, promuovere una maggiore partecipazione delle ragazze all’istruzione secondaria e rafforzare le competenze di base e l’alfabetizzazione dei giovani adulti che hanno lasciato la scuola; migliorare il metodo di reclutamento, formazione e impiego degli insegnanti, partecipando a programmi internazionali per la valutazione periodica dei risultati accademici e di altri apprendimenti; aumentare la quota dell’istruzione nella spesa pubblica e nel prodotto interno lordo per raggiungere al più tardi il livello della media dell’Africa sub-sahariana entro il 2030, cercando nel contempo di migliorare l’efficienza e la qualità di queste spese.