Il secondo aggiornamento economico per la Mauritania pubblicato dalla Banca Mondiale mostra una crescita economica che passa dal 3% nel 2017 al 3,6% nel 2018.
Tale progresso, secondo il documento, è da legare alla maggiore prudenza fiscale e ad alcune riforme attuate dal governo.
Il rapporto sottolinea come tali riforme abbiano consentito di ripristinare un certo equilibrio macroeconomico.
Samer Matta, economista della Banca mondiale e principale autore del rapporto, ha riferito come le riforme abbiano generato maggiori entrate fiscali per circa lo 0,7% e lo 0,8% del pil nel 2017 e nel 2018.
Tuttavia, nonostante questi sviluppi positivi, il mercato del lavoro si è deteriorato e rimane caratterizzato da un’enorme diseguaglianza di genere, emarginazione giovanile e occupazione informale. Il settore bancario soffre inoltre di alcune debolezze che il governo sta cercando di risolvere.
La Banca ha sottolineato in un comunicato che le prospettive a breve e medio termine restano comunque molto buone, con una crescita prevista in aumento del 6,2% in media per il periodo 2019-2021, sospinta da un florido settore primario, una ripresa della produzione mineraria e lo sviluppo di progetti legati al gas. Questo alto tasso di crescita, secondo la Banca mondiale, sarà accompagnato da inflazione moderata, eccedenze fiscali che faranno scendere il debito pubblico e ridurranno le pressioni esterne. Queste previsioni macroeconomiche positive sono comunque soggette a possibili shock interni ed esterni.
[Redazione InfoAfrica]