Si conferma il mega progetto di produzione di idrogeno verde in Mauritania, uno dei più importanti del continente africano. L’accordo quadro che fissa i dettagli del progetto battezzato Aman è stato firmato la scorsa settimana a Nouakchott, a margine di un forum organizzato dal governo mauritano sulla transizione energetica, con la Cwp Global, un gruppo energetico con sede a Newcastle, in Australia.
La Cwp punta a una capacità di produzione di 1,7 milioni di tonnellate all’anno di idrogeno verde o 10 milioni di tonnellate all’anno di ammoniaca verde per l’uso locale e l’esportazione. Per raggiungere questo obiettivo, la società guidata da Mark Crandall intende sviluppare una capacità di produzione di energia elettrica di 30 Gw. È quasi tre volte la capacità installata di una nazione come il Marocco, 10,55 Gw nel 2020 secondo l’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile del Marocco (Onee). La potenza desiderata da Cwp sarà ottenuta attraverso lo sviluppo di una capacità eolica di 18 Gw e solare di 12 Gw.
L’investimento stimato è di 40 miliardi di dollari. Gli impianti saranno costruiti nelle regioni di Dakhlet Nouadhibou e Inchiri, nella Mauritania occidentale. Il nuovo accordo quadro è un importante passo successivo dopo che le due parti hanno firmato un memorandum d’intesa alla Cop26 di Glasgow (Scozia) nel novembre 2021. Definisce i dettagli delle fasi di sviluppo pianificato del progetto, tra cui la proprietà fondiaria, la progettazione e principi di collaborazione per guidare la consegna del progetto.
La Cwp afferma che investirà anche in infrastrutture di approvvigionamento idrico con una capacità prevista di 50 milioni di m3 all’anno. Poiché le regioni di Dakhlet Nouadhibou e Inchiri sono note per il loro clima arido e delimitate dall’Oceano Atlantico, la Cwp si concentrerà sulla dissalazione. Questa soluzione alternativa consentirà, oltre alla fornitura di acqua potabile alle popolazioni, anche lo sviluppo dell’agricoltura irrigata. Il gruppo australiano promette anche la realizzazione di un progetto pilota per fornire 60 autobus per il trasporto di idrogeno per uso pubblico.
L’idrogeno ha generato molteplici ondate di interesse in passato senza impatto significativo. Si registra in questo periodo una nuova effervescenza, grazie alla riduzione del costo delle energie verdi e alle necessità di ridurre le emissioni di gas serra.