E’ ora operativo, in Mauritania, un numero verde per denunciare i casi di schiavitù. Si tratta di un’iniziativa della Commissione nazionale per i diritti umani (Cndh) che sta guidando in tutto il Paese un tour di sensibilizzazione, chiamato “Esclavage Tourner la page”, sul tema.
A maggio, dopo una missione in Mauritania, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle forme moderne di schiavitù ha osservato che questa pratica persiste nonostante i progressi compiuti. Oggi, 22 casi di schiavitù sono all’esame dei tribunali mauritani.
Con questo numero verde, il Cndh spera di rafforzare i suoi strumenti di denuncia, come spiega il suo presidente, Ahmed Salem Ould Bouhoubeyni, contattato da Radio France Internationale (Rfi).
“Se chiamate il numero verde, automaticamente e in totale riservatezza – a tutela dei nostri denuncianti – condurremo le nostre indagini. A volte i casi vengono segnalati, ma in modo frettoloso e spesso sui social”. Questo modo di agire, sottolinea il presidente del Cndh, non permette di proteggere adeguatamente le vittime e i testimoni, non protegge le prove e infine non tutela la vita privata delle persone.
“Quindi è sufficiente informare la commissione e la commissione prenderà misure professionali per fare le indagini necessarie. Esiste una legge costituzionale che ha elevato il crimine di schiavitù al livello di crimine contro l’umanità, che non è soggetto ad alcuna prescrizione. La legge sulla tratta di esseri umani è stata appena promulgata e rafforzata. Oggi ci sono i tribunali”, ha concluso.