I paesi africani del Sahel hanno discusso a Nouakchott in Mauritania, i modi per rafforzare i loro sistemi educativi e sviluppare un piano per affrontare le sfide che stanno ostacolando le loro riforme. Lo riporta l’agenzia di stampa mauritana (Ami).
L’incontro, che ha visto la partecipazione dei ministri dell’Istruzione di Mauritania, Ciad, Burkina Faso e Niger, oltre al consigliere del ministro dell’Istruzione maliano, ha discusso le sfide dell’istruzione e la visione futura dei paesi del Sahel e ha sviluppato un piano per attuare le raccomandazioni emesse dal vertice di Nouakchott nel dicembre 2021, quando la Mauritania ospitò un vertice dei capi di stato del Sahel africano per discutere le sfide che l’istruzione avrebbe dovuto affrontare affrontare e mobilitare fondi per riformarla e migliorarne la qualità.
I partecipanti a quel vertice hanno sottolineato la necessità di pagare, entro il 2030, borse di studio a 10 milioni di bambini in più negli istituti di istruzione a livello primario e due milioni di ragazze a livello secondario.
Il ministro dell’Istruzione mauritano Mohamed Maalainine Ould Eyih ha detto che i paesi della regione devono affrontare una serie di sfide, tra cui l’insicurezza, i sistemi educativi deboli e l’occupazione. In un discorso pronunciato in apertura dell’incontro, ha sottolineato la necessità di valorizzare il capitale umano e sostenere il libero accesso all’istruzione, alla formazione professionale tecnica e all’occupabilità per tutti gli abitanti della regione. Eyih ha sottolineato l’importanza di una forte crescita e di un’integrazione flessibile che assicurerebbe una rapida e continua riduzione della povertà.
Il ministro dell’Istruzione ciadiano Moguina Djimounta ha dichiarato che questo incontro consentirà di identificare i punti in comune tra i sistemi educativi dei paesi del Sahel: i paesi del G5 del Sahel condividono le stesse sfide e questioni e il ministro ciadiano ha sottolineato che questo incontro rappresenta un’opportunità per discutere e condividere opinioni e fare il punto sui problemi specifici di ciascun paese.
Il ministro dell’Istruzione del Burkina Faso, Lionel Bilgo, ha ricordato che la regione del Sahel è considerata da anni “vulnerabile alle crisi di sicurezza” che ne minacciano l’esistenza e la convivenza. Secondo Bilgo è fondamentale sostenere l’iniziativa dei paesi del Sahel volta ad unire i loro sforzi e le loro esperienze ed affrontare gli squilibri di sicurezza e le sfide per ottenere un’istruzione di qualità per i bambini locali.
Il G5 Sahel è un gruppo regionale di coordinamento e cooperazione creato nel 2014, con l’obiettivo di affrontare le sfide economiche e di sicurezza. Comprende i paesi di Mauritania, Burkina Faso, Ciad, Niger e Mali.