Mauritius, il premier mette in discussione l’accordo sulle Isole Chagos

di claudia

Il nuovo primo ministro di Mauritius, Navinchandra Ramgoolam, ha espresso riserve sull’accordo recentemente raggiunto tra il suo predecessore e il governo del Regno Unito riguardante la sovranità sulle Isole Chagos. Lo riporta l’emittente britannica Bbc. L’intesa, firmata lo scorso mese, prevedeva la rinuncia del Regno Unito alla sovranità sull’arcipelago, affittando però Diego Garcia – sede di una strategica base militare anglo-americana – per un periodo di almeno 99 anni.

Ramgoolam, eletto appena due settimane fa, ha dichiarato ieri, dopo un incontro con Jonathan Powell, consigliere per la sicurezza nazionale britannico, di volere più tempo per analizzare i dettagli dell’accordo con un team di consulenti legali. “Sono rimasto sorpreso dal fatto che i termini dell’accordo siano stati definiti poco prima delle elezioni generali”, ha affermato il primo ministro.

Un portavoce del governo di Mauritius ha sottolineato che ci sono problemi legati alla durata dell’affitto di Diego Garcia. Arvin Boolell, neo-ministro dell’Agroindustria e della pesca, ha definito l’accordo “una svendita” e ha accusato il precedente governo di aver concesso al Regno Unito un diritto di locazione eccessivamente lungo. “Hanno trasformato l’inquilino in proprietario per 200 anni”, ha dichiarato Boolell, riferendosi a un’estensione non ufficialmente confermata.

L’accordo potrebbe incontrare resistenze anche a livello internazionale. Marco Rubio, nominato Segretario di Stato dall’amministrazione entrante di Donald Trump, ha descritto l’intesa come una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti. Sul fronte interno, il leader dell’opposizione britannica, Kemi Badenoch, ha criticato il governo di Keir Starmer per non aver saputo difendere gli interessi nazionali. Anche alcuni gruppi rappresentanti dei chagossiani, comunità originaria dell’arcipelago, hanno espresso insoddisfazione per essere stati esclusi dai negoziati.

Le Isole Chagos sono state al centro di dispute legali e diplomatiche per decenni. Mauritius sostiene di essere stata costretta a cedere l’arcipelago al Regno Unito nel 1968 come condizione per ottenere l’indipendenza. Nel frattempo, la Gran Bretagna aveva già concesso agli Stati Uniti l’utilizzo di Diego Garcia per scopi militari, costringendo più di 1.000 abitanti ad abbandonare l’arcipelago.

Negli ultimi anni, diverse istituzioni internazionali, tra cui la Corte internazionale di giustizia e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno invitato il Regno Unito a restituire le isole a Mauritius, definendo la situazione una forma di colonialismo. 

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