Mawarire spaventa Mugabe. La polizia lo arresta

di Enrico Casale
Evan Mawarire

Lo hanno arrestato di nuovo. L’accusa è di voler sovvertire il Governo e incoraggiare la violenza pubblica. Per Evan Mawarire non c’è pace. Il regime di Harare (Zimbabwe) lo ha messo nel mirino perché teme che possa sovvertire l’attuale sistema di potere, incentrato sul nonagenario Robert Mugabe, nelle prossime elezioni in programma nel 2018.

Così, ecco il nuovo arresto (che segue altri nei mesi scorsi). Le accuse riguardano le proteste nazionali che Mawarire ha organizzato lo scorso anno. Mawarire, un pastore battista che predica la nonviolenza, è leader del movimento #ThisFlag (questa bandiera) che ha denunciato, sempre rifiutando la violenza, le condizioni economiche peggiorate in Zimbabwe, sotto il governo del presidente Robert Mugabe: la corruzione diffusa, la mancanza di servizi educativi e sanitari, l’altissimo tasso di disoccupazione (85%), e i ritardi nel pagamento dei salari pubblici.

Il movimento #ThisFlag (Questa bandiera) ha preso il via per caso la primavera dello scorso anno quando il pastore Mawarire ha postato un video su Facebook nel quale – indossando al collo la bandiera dello Zimbabwe – ricordava ai suoi concittadini il vero significato di ogni colore della bandiera nazionale. Quel video è poi diventato virale, e il movimento #ThisFlag, cresciuto a livello nazionale, ha promosso scioperi tra i più partecipati negli ultimi anni in Zimbabwe.

Nei giorni scorsi, il pastore è apparso in un nuovo video in cui ha accusato il presidente Mugabe e i suoi ministri di distruggere l’economia zimbabweana. Il video è statopoi postato sui social network e si è diffuso in tutto il Paese. Questo ha scatenato le forze dell’ordine che hanno subito provveduto all’arresto. «Esercitava i suoi diritti costituzionali per sfidare le politiche del governo – ha dichiarato l’avvocato di difesa Harrison Nkomo alla corte (di fronte alla quale Mawarire si è dichiarato innocente, ndr) -. Ciò è stato fatto in modo legittimo».

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