La storia ritrovata – l’incredibile Medioevo africano
seminario a cura di Marco Aime
Milano, 11-12 dicembre
Introduzione
Nei manuali di storia adottati nelle nostre scuole, nella parte riguardante il Medioevo, l’Africa non compare per nulla. A dire il vero ha poco spazio anche nelle parti relative ad altre epoche, ma nel Medioevo scompare quasi del tutto. Eppure qualcosa di importante è accaduto da quelle parti, ma lo sguardo etnocentrico che condiziona la nostra visione, fa sì che tutti conosciamo Marco Polo e di conseguenza qualcosa sulla Cina, ma nessuno conosca Ibn Battuta, viaggiatore e cronista pressoché coevo del veneziano, che percorse a dorso di cammello, in barca, a piedi le piste del Medio oriente e dell’Africa.
Il Mediterraneo è anche il contesto in cui i nostri libri di storia collocano generalmente l’Egitto, dall’antichità ai giorni nostri, dimenticando che l’Egitto è in Africa e che le sue radici vengono da sud. Nel pieno del Medioevo, il Cairo, controllato dai Mamelucchi, era una delle città più importanti del mondo, a cavallo tra Africa, Europa e Asia. Sui suoi mercati si potevano trovare prodotti che arrivavano dalla Cina come da Venezia, il ché ci deve fare riflettere sull’immagine dell’Africa “isolata” e fuori dalla storia.
Ed è proprio al Cairo che nel 1324 arriva Mansa Musa, imperatore del Mali, nel suo pellegrinaggio alla Mecca destinato a entrare nella storia e nell’immaginario globale dell’epoca e dei secoli a venire. La sua carovana di migliaia di cammelli, la enorme quantità di oro che riversò nella capitale egiziana furono i mattoni su cui si costruì il mito dell’oro africano.
Quando nel 1482, dieci anni prima che Colombo partisse per le Americhe, Diego Cao costeggia il continente africano, approda nel regno del Kongo
Quando nel 1979 quella che veniva chiamata Rhodesia meridionale, prese il nome di Zimbabwe, questo nome suonò sconosciuto ai più. Era il nome dell’antica capitale dell’impero del Monomotapa, che sorgeva proprio in quella regione a partire dal XV secolo. Fondato sulle ricchezze derivate dall’oro, dal ferro e dal rame, si espanse fino all’attuale Sudafrica.
L’elenco potrebbe continuare, ma ciò che conta è l’importanza di “decolonizzare” il nostro sguardo per rileggere il nostro passato. Passato in cui l’Africa non è un elemento marginale se non ignoto, ma un tassello fondamentale del sistema di relazioni, a volte anche molto ampie, che da sempre caratterizzano la storia umana.
Programma indicativo
Sabato 11 dicembre 2021
9.30 – 11.00: Introduzione al Medioevo africano
11:30 – 12:30: Le fonti: cronache scritte e tradizione orale
12.30 – 14.00: Pausa pranzo
14.00 – 15.30: Tra islam e cristianesimo
16.00 – 17.30: I regni dell’est: Kush e Axum
17:30 – 18.00: Discussione
Domenica 12 dicembre 2021
9.30 – 11.00: Al sud: Monomotapa e Kongo
11.30 – 12.30: I regni dell’oro
12.30 – 14.00: Pausa pranzo
14.00 – 15.30: Tra Europa e Africa: i traffici sahariani
16.00 – 17.00: Una globalizzazione ante-litteram
17.00 – 18.00: Discussione
Il docente
Marco Aime
Antropologo e scrittore, 63 anni, professore di Antropologia culturale all’Università di Genova, è considerato uno dei maggiori esperti del Sahel in Italia. Ha condotto ricerche sul campo in vari Paesi dell’Africa occidentale, indagando trasversalmente il tema del viaggio, della differenza e dell’identità.
Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato favole per ragazzi, saggi e testi di narrativa.
Collaboratore della rivista Africa e di numerose altre testate, è autore di vari libri dedicati all’Africa: Diario Dogon; La casa di nessuno. Mercati in Africa occidentale; L’incontro mancato; Le nuvole dell’Atakora; Le radici nella sabbia; Timbuctu. Ha vinto il Premio Chatwin e il Premio Albatros con il libro di racconti Taxi Brousse. Tra i suoi ultimi lavori, segnaliamo: L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia e turismo (Einaudi); La macchia della razza (Eleuthera); Antropologia (Egea); Una bella differenza (Einaudi); L’isola del non arrivo. Voci da Lampedusa (Bollati e Boringhieri); Senza sponda. Perché l’Italia non è più un paese di accoglienza (Utet); Contro il razzismo (Einaudi). Nel 2017 ha esposto al Palazzo Ducale di Genova una mostra personale di fotografie e proverbi: Africa, immagini e voci.
Informazioni pratiche
Quando: Sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021
Orari: Sabato 9.30-12.30 / 14.00-18.00 — Domenica: 9.30-12.30 / 14.00-18.00
Dove: A Milano, presso C.I.Q. – Centro Internazionale di Quartiere (Via Fabio Massimo, 19), quartiere Corvetto (tre minuti a piedi dalla stazione MM3 GIALLA “PORTO DI MARE”).
Chi può partecipare
Il seminario è adatto e rivolto a tutti: appassionati d’Africa, attivisti, operatori sociali e culturali, giornalisti, blogger, studenti, cooperanti, ricercatori, missionari, volontari, imprenditori, viaggiatori… chiunque sia interessato ad approfondire le proprie conoscenze sul Medioevo in Africa e i suoi straordinari imperi. Gli iscritti riceveranno la registrazione integrale dell’evento che, pertanto, potrà essere fruito anche in differita.
Segreteria organizzativa
Rivista Africa – 02 80898696 – info@africarivista.it