Storia (vera) del viaggio dal Burkina Faso di due uomini che dopo aver attraversato il deserto approdano a Rosarno, simbolico teatro della cosidetta rivolta dei migranti.
Girato tra Marocco e Calabria, con un cast di non professionisti, selezionato in prestigiosi Festival internazionali e distribuito in tutto il mondo, il bellissimo film di Jonas Carpignano, 32enne regista italo-afro-americano, non ha purtoppo ancora trovato una distribuzione in Italia.
Carpignano sta lavorando ad un nuovo lungometraggio sempre ambientato a Rosarno. Se ne accorgerà qualcuno o il successo di Checco Zalone continuerà ad oscurare gli orizzonti del cinema italiano?
(Simona Cella)