In un solo fine settimana il numero delle vittime nel Mediterraneo ha fatto salire a 1.300 il totale dei morti e dispersi dall’inizio dell’anno. 43 mila, invece, i migranti e i richiedenti asilo che sono riusciti ad arrivare sulle coste italiane. E’ l’Unhcr a procedere con la triste conta e a raccontare dei due naufragi dei giorni scorsi: il primo di venerdì, quando un gommone è affondato con 132 persone a bordo, i superstiti, una cinquantina, sono poi stati sbarcati in Sicilia. Il secondo naufragio è invece di domenica, sulle coste della Libia, con un bilancio di oltre 160 vittime. Sono fondamentali le operazioni di salvataggio in mare, ribadisce l’Unhcr, che chiede di affrontare le cause che spingono le persone alla fuga, nonché di offrire vie accessibili e sicure per raggiungere l’Europa. Stesse richieste arrivano dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni, l’Oim che denuncia una serie di violazioni atroci a danno dei migranti che si trovano in Libia, violenze che non risparmiano donne e bambini, anche loro vittime di stupri e torture.
(11/05/2017 Fonte: News.va)
Mediterraneo – In cinque mesi, annegati 1.300 migranti
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