Ci sono almeno 156 persone disperse da venerdì scorso nel Mediterraneo, vittime di un naufragio di cui abbiamo avuto notizia solo ieri sera”: lo rende noto Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim, riferendo quanto raccontato da alcuni superstiti arrivati domenica a Taranto. “Con questi 156 e i 34 morti di oggi – spiega Di Giacomo – siamo arrivati a 1.500 vittime in tutto il Mediterraneo quest’anno, di cui circa 1.400 sulla rotta Libia-Italia.
Secondo le notizie di cui è venuto a conoscenza l’Oim da alcuni dei 952 migranti sbarcati domenica scorsa a Taranto, un gommone con 130 persone, partito venerdì 19 maggio da Sabrata, in Libia, dopo qualche ora ha incontrato un gommone semi-affondato con quattro persone aggrappate, che sono state soccorse e prese a bordo.I quattro superstiti hanno raccontato ai loro soccorritori – che lo hanno poi riferito agli operatori dell’Oim – di essere partiti anche loro venerdì, ma da Tripoli, in 160; a bordo c’erano anche donne e bambini. I dispersi dopo il naufragio di quel gommone sarebbero quindi 156, mentre è salito a 34 il numero dei cadaveri recuperati dopo il naufragio di un barcone con a bordo circa 500 persone, stamani a 30 miglia dal porto libico di Zuara. Tra le vittime accertate vi sono anche bambini, “forse una decina”, si apprende in forma ufficiosa da fonti dei soccorritori. Qui le operazioni di ricerca sono coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera: in zona la nave Fiorillo, della stessa Guardia Costiera, un rimorchiatore e una nave di una organizzazione non governativa.
Secondo quanto si è appreso, il barcone si è piegato su un fianco e oltre 200 migranti sono finiti in acqua.
(25/05/2017 Fonte: AnsaMed)
Mediterraneo – In cinque mesi, morti 1.500 migranti
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