Sono 2.373 i migranti morti dall’inizio del 2015 nel tentativo di giungere in Europa via mare. A denunciarlo è l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) nel suo ultimo report pubblicato il 24 agosto. Come nel 2014, la maggior parte dei decessi è avvenuta nel canale di Sicilia, nella tratta che collega la Libia all’Italia dove, come scrive l’Oim, «il ricorso a imbarcazioni di fortuna da parte dei trafficanti di esseri umani fa aumentare le probabilità di tragedie». Il tasso di decessi è molto diverso tra Italia e Grecia: approssimativamente 1.930 persone hanno perso la vita cercando di raggiungere il nostro Paese e 60 quelle che erano dirette in Grecia.
Il bilancio è ancora più tragico se si considerano gli ultimi 365 giorni. Il totale dei migranti morti mentre cercavano di raggiungere Italia, Grecia e Spagna sale infatti a 3.573, pari ad una media «allarmante» di quasi dieci morti in mare al giorno.
Sul fronte degli arrivi, il numero di migranti e rifugiati giunti in Europa via mare nel 2015 è ormai prossimo alla soglia dei 300mila, ha sottolineato l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur). Dall’inizio dell’anno infatti 292mila rifugiati e migranti hanno attraversato il Mediterraneo, di questi circa 108mila sono giunti in Italia e oltre 181mila in Grecia.
