Mosca è sempre più presente in Africa. Lo Zimbabwe ha firmato un accordo con la Russia per costruire una nuova miniera di platino nel Paese, finalizzando un accordo che era in stallo dal 2014. L’accordo prevede l’estrazione di metalli del gruppo del platino e a farlo sarà il gruppo Great Dyke Investment, una società controllata congiuntamente da una compagnia statale russa e dal governo dello Zimbabwe.
A darne notizia è stato il viceministro delle Miniere dello Zimbabwe, ricordando che un memorandum di intesa era già stato firmato nel 2014 ,ma poi gli sviluppi del progetto si erano arenati.
Il viceministro, che non ha voluto fornire ulteriori dettagli sulla struttura azionaria della nuova società, ha fatto sapere che la miniera e le infrastrutture associate costeranno un totale di quattro miliardi di dollari. Si tratta, dunque, di un mega-accordo per l’estrazione di un minerale altamente strategico. Il viceministro zimbabwano ha reso pubblica la notizia in un’intervista a margine di una conferenza in Sudafrica, a Johannesburg.
La miniera sarà ubicata su quello che è ritenuto uno dei più grandi giacimenti di platino nel Paese. Con questo accordo Mosca consolida la sua presenza in Zimbabwe, sia sul piano politico sia su quello economico e commerciale. La Russia, assieme alla Cina, ai tempi di Mugabe era divenuta uno dei Paesi sostenitori del dittatore.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)