Amin, aspirante sceneggiatore, torna per le vacanze estive del 1994 nella sua città natale, a Sète, nel sud della Francia. Dal romanzo La blessure, la vraie di François Bégaudeau, l’ultima fatica del ragazzo terribile del cinema francese è la fluviale cronaca di un’estate di amore e amicizia filmata con la camera addosso ai corpi e alle parole di giovani attori non professionisti.
In concorso al Festival di Venezia, il film ha diviso pubblico e critica. Accusato di sessismo o acclamato come capolavoro, è il primo di tre capitoli di un’opera sul destino e l’amore.
(Simona Cella)