Il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha ieri dato il benvenuto alla sua omologa italiana, Georgia Meloni, arrivata in Etiopia per una visita di due giorni. “Ringrazio il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali per l’accoglienza. L’incontro di oggi conferma il comune desiderio di rafforzare le nostre relazioni bilaterali. L’Italia è al fianco dell’Etiopia nel suo percorso di rafforzamento istituzionale e crescita socio-economica”. Lo ha scritto ieri sui social la presidente del Consiglio Meloni.
Da parte sua il premier etiope Abiy Ahmed ha dato “il benvenuto al primo ministro italiano Georgia Meloni” in un tweet, sottolineando che “la visita serve a rafforzare ulteriormente i legami tra i nostri due Paesi”.
La visita – che era in preparazione da febbraio, quando la premier aveva annunciato al primo ministro etiope Abiy Ahmed, a Palazzo Chigi, l’intenzione di organizzare una missione – si inquadra in quel Piano Mattei di sostegno allo sviluppo “non predatorio” ai Paesi africani al centro della politica estera del governo. In chiave energetica ma, soprattutto, in chiave migratoria.
“C’e’ un protagonismo dell’Italia in Africa complessivamente e nel Corno d’Africa, che per noi è cruciale e sensibile per molte materie”, ha detto Giorgia Meloni ad Addis Abeba. “L’Africa per noi è strategica, non solo per noi che siamo i dirimpettai, e per questo l’Italia sta cercando di spingere per una maggiore attenzione in Europa” ha aggiunto sottolineando che si tratta di “un continente che, differentemente dalla percezione che si ha, non è povero, ma in alcuni casi viene sfruttato e, in altri, non ha gli strumenti per tirare fuori le ricchezze di cui potrebbe vivere e prosperare”.
Dopo gli onori militari e la rassegna della guardia d’onore, Meloni e il premier etiope hanno avuto un colloquio in un salone dell’aeroporto Bole di Addis Abeba. Poi, l’incontro con il presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki Mahamat.
Dopo le visite in Libia e Algeria, Giorgia Meloni aggiunge così l’Etiopia agli Stati africani visitati come presidente del Consiglio. Più volte il governo ha mostrato interesse per le dinamiche del continente africano, soprattutto per aumentare l’influenza italiana su temi come energia e migranti, ma non solo.
“Stiamo lavorando a una serie di iniziative che riguardano l’Africa, una di queste è il summit intergovernativo Italia-Africa che si celebra ogni due anni”, ha detto Meloni da Addis Abeba. L’ultimo vertice è stato nel 2021 e in autunno ci sarà il prossimo: in quell’occasione la presidente del Consiglio ha detto che si presenterà “definitivamente” il famigerato Piano Mattei.
Secondo alcuni osservatori il governo vuole mettere in atto nuove strategie d’influenza politica a partire dal Mediterraneo, grazie al Piano Mattei e a rapporti più stretti con i Paesi africani. L’Italia vuole aumentare la sua influenza nel Mediterraneo tramite l’energia, in primo luogo tramite il gas, e al contempo consolidare la sua sicurezza energetica riducendo del tutto la dipendenza dalle forniture russe entro l’inverno 2024-2025.
Ma nella visione del governo non c’è solo l’energia: l’Africa è centrale per i flussi migratori e a proposito dell’ultima visita, l’Etiopia è uno snodo cruciale dei movimenti che poi proseguono a Nord attraverso il Sudan e la Libia per poi raggiungere le coste italiane. In più, l’Etiopia si trova nella lista delle nazioni che beneficiano del Decreto flussi.
Abiy ha incontrato anche il Presidente della Somalia Hassan Sheikh Mahamud, arrivato ad Addis Abeba sempre ieri per partecipare a un incontro trilaterale con gli altri due premier. Secondo la presidenza somala, i tre leader avrebbero discusso di “questioni chiave di interesse reciproco tra le tre nazioni, compreso l’ulteriore rafforzamento dei partenariati esistenti”.
“Ad Addis Abeba ho avuto il piacere di incontrare anche il presidente somalo. La Somalia troverà sempre nell’Italia un partner privilegiato e solido nel sostenere gli sforzi volti a rafforzare le istituzioni somale e la stabilità dell’intero Corno d’Africa”, ha twittato la premier italiana.