Misurare il razzismo

di claudia
thomas piketty

di Stefania Ragusa

È stato finalmente tradotto anche in italiano ed è da pochi giorni in libreria il pamphlet che l’economista francese Thomas Piketty (nella foto) ha scritto sul razzismo e sulla necessità di affrontare la questione in termini oggettivi, affrancandosi dall’ossessione identitaria, che inevitabilmente conduce a derive essenzialiste, con il paradossale effetto, da un lato, di dare supporto ai sostenitori del razzismo, dall’altro di mettere le une contro le altre persone sinceramente interessate a combattere le discriminazioni.

Quel che Piketty auspica è la creazione di un modello europeo che permetta di misurare il razzismo e di correggerlo, all’interno di una politica sociale concreta e transnazionale. Le sue riflessioni muovono comprensibilmente dalla realtà francese, rispetto alla quale egli lamenta l’assenza di un vero Osservatorio della Discriminazione in grado di oggettivizzare i fatti e garantire un monitoraggio annuale. Il suo discorso complessivo, tuttavia, si adatta anche all’Italia e alle altre nazioni europee.

Ma per dare forma e vita all’Osservatorio di cui sopra – è questo uno dei passaggi più importanti del ragionamento di Piketty – non è affatto necessario introdurre categorie etno-razziali come quelle utilizzate negli Stati Uniti e introdotte da una trentina d’anni anche nel Regno Unito.

«Il problema», scrive l’economista nel suo blog pubblicato da Le Monde, «non è tanto che ciò sia costituzionalmente vietato, quanto piuttosto che con tali categorie si rischia di irrigidire identità multiple e miste, senza prove evidenti della loro efficacia nella lotta alla discriminazione».

Dalla loro introduzione nel 1991 nei censimenti britannici, per esempio, non risulta che la discriminazione sia diminuita nel Regno Unito rispetto ad altri paesi. Non solo: essendo la categorizzazione espletata su base sostanzialmente volontaria (scegli tu come definirti), si è generata una notevole confusione e incoerenza sul piano delle risposte e dunque dell’applicazione delle categorie classificatorie.

Misurare il razzismo. Vincere le discriminazioni è pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo, nella collana le Onde, traduzione di Lorenzo Matteoli e Andrea Terranova., pp. 96, €10.

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