Mohamed Keita, fotografo di strada

di Stefania Ragusa

In mezzo al mare (Il Castoro) è un libro illustrato che raccoglie cinque storie (vere) di rifugiati e le propone a misura di bambino. Una di queste è la storia di Mohamed Keita, che a 13 anni, nel 2006, è stato costretto a lasciare i suoi genitori e la sua casa in Costa d’Avorio, e a intraprendere un viaggio estenuante, durato quattro anni, che lo ha portato in Italia attraverso la Guinea, il Mali, l’Algeria, la Libia, il Mediterraneo.

Il libro ricostruisce tutte le vicissitudini di questo bambino cresciuto troppo in fretta e ci informa poi su quel che Mohammed fa adesso: il portiere d’albergo a Roma, e anche il fotografo. Ed è un fotografo assai bravo, capace di raccontare senza enfasi, con grande rigore documentario e rispetto per le persone, il mondo difficile e poetico che incontra ogni giorno tra la casa e il lavoro. I marciapiedi di Roma, i dintorni della Stazione Termini sono gli angoli visuali che preferisce. Le storie minute di sofferenza e resistenza, i suoi temi del cuore. Nel 2017 ha aperto un laboratorio fotografico per bambini di strada in Mali e, da alcuni anni, segue i ragazzi del centro Civico Zero, nel quartiere San Lorenzo.
Gli scatti di Mohamed Keita sono stati esposti in sedi prestigiose, come la Biblioteca Parlamentare alla Camera dei Deputati, a Roma, e l’Istituto Italiano di Cultura a New York. Qui ve ne proponiamo una piccola selezione.

(Stefania Ragusa)

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