In un Paese come la Somalia, al quarto posto tra i tassi più bassi al mondo per l’uguaglianza di genere, essere donna è una sfida giornaliera. Lo sa bene Haawo Mohamud Farah, ventinovenne di Adado, nella Somalia centrale, che ha deciso di sfidare le norme della società e guadagnarsi da vivere guidando il celebre Tuktuk, uno dei mezzi di trasporto più iconici del continente, solitamente riservato agli uomini. Nonostante gli scetticismi di molti contrari a un taxi guidato da una donna, la giovane autista continua a sfrecciare per le strade della sua cittadina.
Haawo Mohamud Farah, ventinove anni è diventata nel giro di poco un grande esempio per le altre donne e bambine della sua comunità. La sua storia è resa nota dall’agenzia Xinhua. Dopo aver divorziato, la donna si è trovata da sola a dover badare e crescere cinque figli. Questa necessità l’ha portata a sfidare una delle norme di genere del suo Paese, dove le donne sono solitamente escluse dalla conduzione di qualsiasi mezzo di trasporto, tantomeno un servizio taxi come il Tuktuk. Ma Mohamud ha le idee chiare: i bisogni dei suoi figli vengono prima e il settore dei taxi è uno dei più redditizi nel Paese. Di certo la giovane non passa inosservata mentre sfreccia tra le vie della sua cittadina nella Somalia centrale. “La gente del posto non poteva credere che una donna potesse fare questo lavoro, ed è per questo che si divertono quando mi vedono guidare”, ha commentato a Xinhua in una intervista.
Se le persone la guardano sorpresa e non mancano di certo le critiche, Mohamud ha riscontrato una preferenza da parte delle donne e dei giovani che scelgono lei piuttosto che la controparte maschile. Nonostante le sfide quotidiane, come guidare di notte o farsi strada nella competizione sfrenata per accaparrarsi la clientela, la giovane autista non ha dubbi: il suo lavoro le piace e le permette di essere autonoma, riporta Xinhua.
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