Inizia oggi per i musulmani in tutto il mondo il mese sacro del Ramadan, il nono nel calendario islamico, in cui vige l’osservanza del digiuno diurno. Ma quale significato e importanza riveste questa ricorrenza? Radio Vaticana ha intervistato Shahrzad Houshmand, teologa iraniana, docente di Studi islamici alla Pontificia Università Gregoriana «Il Ramadan – osserva la studiosa – è il mese dello sforzo grande per un miliardo e mezzo di musulmani al mondo. In questo mese il corpo e l’anima si coinvolgono in modo significativo, perché ci si astiene – dall’alba al tramonto – dal bere e dal mangiare, e anche dai rapporti sessuali. Coinvolge le donne e gli uomini adulti, mentre gli anziani e le donne incinte possono rimandarlo ad un altro momento. E’ un mese di grande importanza, perché vediamo diverse parole apparire in modo chiaro: controllo e autocontrollo, condivisione, perdono, preghiera, veglia. Il controllo, sicuramente, visto che si tratta di uno sforzo grande di controllare i primi istinti naturali dell’essere umano, che sono appunto il bere e il mangiare, un controllo che sia autocontrollo, perché nessuno controlla l’altro se di nascosto vuole mangiare qualcosa. E’ quindi arrivare alla coscienza di poter guidare anche gli stessi istinti più naturali. La condivisione perché alla fine di questo sforzo diurno, c’è la raccomandazione di condividere il cibo insieme agli altri fratelli e sorelle. E’ anche il mese perdono, perché – dice la tradizione – le porte del cielo sono spalancate dalla misericordia e dal perdono divino. Quindi i fedeli cercano di ricordare i propri sbagli, chiedono perdono di ciò che è passato e chiedono pure un futuro più luminoso. Inoltre, visto che il perdono di Dio è aperto in modo così grande, è raccomandato anche il perdonarsi reciprocamente. E’ visto che è il mese nel quale la Parola Sacra del Corano ha avuto la sua manifestazione è anche il mese della preghiera».
(06/06/2016 Fonte: News.va)
Mondo islamico – Oggi inizia il Ramadan
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