Molti lo ricorderanno perché era stato lui, nel 2017, ad annunciare in tv la fine in Zimbabwe del lungo regno di Robert Mugabe. Sibusiso Moyo, ministro degli Esteri, è morto oggi, il giorno dopo essere risultato positivo al Covid-19. Si tratta della seconda seconda figura di rilievo, nel governo dello Zimbabwe, a morire per il coronavirus. A luglio era toccato al generale in pensione e ministro dell’Agricoltura Perrance Shiri. La morte di Moyo però colpisce in modo particolare il Paese: era lui la figura più rappresentativa e anche accreditata a livello internazionale. In un momento molto difficile, mentre la pandemia sta prendendo terreno a una velocità preoccupante in tutta l’Africa del Sud, la perdita di questo uomo chiave appare difficilmente colmabile. Il presidente Emerson Mnangagwa ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce Moyo “un vero eroe” che “ha combattuto tutta la sua vita in modo che lo Zimbabwe potesse essere libero”.
In Zimbabwe ci sono stati 28.675 casi e 825 decessi da quando il virus è stato rilevato lo scorso marzo. Secondo l’agenzia Reuters, più della della metà dei casi si sono verificati dal primo dell’anno. L’aumento delle infezioni è stato accusato di persone che viaggiano dal Sudafrica durante le festività natalizie.