Il Mozambico si trova al centro di una profonda crisi politica che preoccupa gli osservatori internazionali. Il Consiglio costituzionale del Paese ha recentemente confermato la vittoria di Daniel Chapo, candidato del partito di governo Frelimo. Tuttavia, il leader dell’opposizione, Venancio Mondlane, ha denunciato presunti brogli elettorali, scatenando proteste a Maputo e in altre regioni.
Il governo sudafricano ha dichiarato che continuerà a collaborare con Maputo per affrontare l’attuale situazione di stallo politico in Mozambico, a seguito delle contestate elezioni del 9 ottobre. Lo riporta l’emittente sudafricana Sabc. In risposta alla crisi, il Sudafrica ha intensificato le operazioni di sicurezza lungo il confine con il Mozambico. La National Joint Operational and Intelligence Structure (Natjoints) ha avviato misure straordinarie per prevenire eventuali attività criminali derivanti dai disordini. “Queste operazioni mirano a prevenire e contrastare qualsiasi crimine opportunistico che potrebbe sorgere in seguito agli scontri,” ha dichiarato il generale Tebello Mosikili, presidente della Natjoints. Il presidente Cyril Ramaphosa ha inoltre inviato Sydney Mufamadi in Mozambico per mediare con le parti coinvolte e cercare soluzioni sostenibili alla crisi.
L’ondata di proteste è stata ulteriormente aggravata dall’evasione di 1.500 detenuti da un carcere di massima sicurezza a Maputo, evento che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nella regione.
Il Sudafrica ha confermato il proprio impegno a collaborare strettamente con il governo mozambicano e a fornire supporto per risolvere l’impasse politico e ristabilire l’ordine nel Paese.
La profonda crisi politica sta avendo ripercussioni su eSwatini. Il valico di frontiera di Mananga sta diventando il nuovo punto di passaggio per coloro che cercano di lasciare il Mozambico, a causa della chiusura de facto del valico di Leebombo con il Sudafrica. Questa situazione sta mettendo sotto pressione le infrastrutture e i servizi di eSwatini, che si trova a far fronte a un afflusso improvviso di persone.
Le autorità sudafricane, pur impegnate a gestire la crisi, ammettono le difficoltà nel controllare le frontiere e nel garantire la sicurezza nella regione. Le proteste in Mozambico, diffuse e sporadiche, stanno creando un clima di instabilità che preoccupa gli osservatori internazionali.
Analisti politici temono che la prolungata crisi possa destabilizzare ulteriormente la regione, innescando una spirale di violenza, proliferazione di armi e attività criminali. Tuttavia, c’è anche un cauto ottimismo riguardo al possibile coinvolgimento di attori regionali, come il Sudafrica e la Sadc, per favorire un dialogo e una risoluzione pacifica della crisi. Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha assicurato che la Sadc è pronta a intervenire per sostenere il Mozambico in questo momento difficile.