Venancio Mondlane, il principale leader dell’opposizione in Mozambico, ha richiesto altri sette giorni di proteste contro quelle che ha definito “elezioni fraudolente”, un’azione che rischia di estendere le settimane di disordini che hanno già provocato decine di vittime.
Le nuove manifestazioni, secondo i media locali, iniziano oggi e si terranno ogni giorno dalle 8 alle 15,30 ora locale, durante le quali tutti i veicoli dovrebbero fermarsi. Mondlane ha anche proposto la sospensione dei voli all’interno del Paese.
Questi nuovi disordini aggiungeranno ulteriore difficoltà economica al Mozambico, già messo a dura prova dal voto del 9 ottobre, che ha confermato al potere il governo Frelimo. I confini sono stati chiusi e le operazioni portuali interrotte, con timori di ritardi anche per il progetto di esportazione di gas naturale da 20 miliardi di dollari, guidato da TotalEnergies SE. Mondlane ha anche esortato i genitori a tenere i propri figli a casa invece di mandarli a scuola.
Le forze di polizia hanno represso le proteste con l’uso di proiettili veri e gas lacrimogeni, mentre la settimana scorsa un veicolo blindato ha investito una donna, suscitando la condanna delle missioni diplomatiche straniere, tra cui quelle degli Stati Uniti e del Regno Unito. Secondo il gruppo di monitoraggio locale Platform Decide, dall’inizio delle manifestazioni il 21 ottobre, almeno 76 persone sono morte e oltre 3.000 sono state arrestate.
Le autorità elettorali hanno annunciato i risultati parziali il 24 ottobre, con Mondlane che ha ottenuto il 20% dei voti e Daniel Chapo, del partito Frelimo, che ha conquistato quasi il 71%. Tuttavia, osservatori locali e internazionali hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile manipolazione dei risultati. Mondlane e il suo partito hanno contestato ufficialmente l’esito delle elezioni in tribunale. Il Consiglio costituzionale deve ancora convalidare i risultati finali, e il mese scorso ha lasciato intendere che tale convalida potrebbe avvenire entro il 23 dicembre.
“Se Venancio Mondlane dovesse morire, indipendentemente dalle circostanze, la responsabilità sarà del Frelimo“, il partito di governo. Lo ha detto lo stesso Mondlane in un infuocato discorso tenuto ieri sera in diretta sui social network nel quale ha affrontato diverse questioni legate alla crisi elettorale in corso nel Paese e alle proteste pianificate.
Il leader dell’opposizione, che ufficialmente ha perso le elezioni del 9 ottobre, ha dichiarato che, per avviare un dialogo serio con le autorità, è necessario porre fine alle persecuzioni giudiziarie e ad altre forme di repressione. Ha ribadito la sua opposizione sia all’annullamento e ripetizione delle elezioni sia all’idea di un periodo di transizione. Ha poi lanciato un avvertimento contro quelle che considera iniziative che “mascherano agende politiche opposte”, presentandosi come accademiche o neutrali.
In vista delle proteste previste per oggi, Mondlane ha denunciato coloro che sfruttano le manifestazioni per estorcere denaro ai cittadini. Ha insistito più volte sul fatto che il blocco della circolazione dalle 8 alle 16 debba essere una scelta volontaria e non imposta.
Infine, ha avvertito che un suo eventuale assassinio innescherebbe un’escalation delle proteste a un livello di “allerta rossa”, con conseguenze drastiche per tutti i coinvolti, e che nulla sarà risparmiato. Ha poi avvisato che se, entro otto giorni, non sarà ripristinata quella che ha definito “la verità elettorale”, le manifestazioni continueranno e si entrerà in una fase più dura, che ha chiamato Turbo V8 .