L’hanno ribattezzato Dineo. È il ciclone che da ieri flagella il Mozambico con piogge torrenziali e venti da 120 a 220 km all’ora, causando ingenti danni e molte vittime (anche se un bilancio definitivo non è stato ancora stilato).
Nel fine settimana sembrava che la minaccia non fosse così grave. Dineo era poco più di una tempesta tropicale, non diversa da quelle che periodicamente si abbattono sulle coste dell’Africa orientale. Poi lentamente ha acquistato forza e da tempesta ha acquisito la potenza di un ciclone che ha attraversato il Paese dalle regioni occidentali a quelle sudoccidentali. Oggi investirà Sudafrica e Swaziland. Il servizio meteorologico di Pretoria ha dato l’allerta anche se si prevede che già da domani la tempesta dovrebbe perdere forza e ridurre il suo impatto sul terreno.
In Mozambico, i danni sono ingenti soprattutto nella Provincia di Inhambane. Cooperanti e missionari nei territori di Maxixe, Mocodoene e Morrumbene, hanno segnalato numerose vittime fra la popolazione. Vengono segnalati inoltre numerosi danni a strutture pubbliche e private. I fortissimi venti hanno scoperchiato tetti e abbattuto linee elettriche. Per sostenere le popolazioni colpite, gli operatori delle Ong loacli e internazionali insieme ai missionari si sono attivati ospitando in strutture più solide (scuole, convitti, centri di salute ecc.) i numerosi sfollati.
Per far fronte a questa emergenza le Ong italiane Mmi, Scaip, Svi e il Cmd (Centro missionario diocesano di Brescia) operanti da anni nei territori colpiti, hanno lanciato un appello congiunto di raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite nell’area.
Chi volesse sostenere i loro sforzi può fare una donazione sul conto corrente intestato a Svi, Iban: IT67T0501811200000000192357, causale «Emergenza ciclone Mozambico». Info: tel. 0306950381.