Con l’imminente insediamento di Daniel Chapo, del partito al potere Frelimo, come presidente mercoledì si teme un peggioramento dell’instabilità in Mozambico. L’opposizione, guidata da Venancio Mondlane, è tornata al centro della scena politica dopo il rientro in patria del candidato giovedì, in seguito alla sua fuga a ottobre dopo le controverse elezioni.
Le elezioni hanno scatenato proteste violente, causando almeno 170 morti e danni significativi alle infrastrutture. Il Centro per l’integrità pubblica (Cip) del Mozambico riporta che il bilancio delle vittime della violenza politica potrebbe essere ben superiore, con alcune organizzazioni per i diritti umani che stimano oltre 300 morti.
Mondlane, accolto da migliaia di sostenitori a Maputo, ha promesso di continuare a lottare contro “l’oppressione del pugno di ferro di Frelimo”, giurando con una Bibbia in mano di rischiare la propria vita per questa causa. Tuttavia, durante il raduno, le forze di sicurezza hanno disperso i manifestanti con gas lacrimogeni e proiettili, causando tre morti.
Chapo, che ha incontrato il presidente uscente Filipe Nyusi e altri leader dell’opposizione per discutere delle strutture governative, ha escluso Mondlane dalle trattative ufficiali, sostenendo che quest’ultimo non rappresenta formalmente alcun partito registrato.
Mondlane era stato candidato dalla piccola formazione Podemos, dopo che la sua coalizione, l’Alleanza Democratica (Cad), era stata esclusa dalla registrazione per le elezioni. Albino Forquilha, leader di Podemos, ha dichiarato che il partito è pronto a lavorare come opposizione ufficiale in Parlamento.
La Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc) ha inviato una delegazione per mediare, ma Solomon Mondlane, responsabile per gli affari internazionali della Cad, ha accusato Frelimo di continuare a manipolare le regole per soffocare l’opposizione.
“La speranza del popolo è sulle spalle di Mondlane. Frelimo deve dimostrare serietà nel trovare una soluzione duratura, mentre i mozambicani sono stanchi di aspettare un regime migliore,” ha dichiarato Solomon Mondlane, ripreso dai media locali.
Analisti avvertono che l’insediamento di Chapo e il giuramento dei parlamentari potrebbero scatenare una nuova ondata di violenze. La decisione di distruggere tutti i materiali elettorali il 22 gennaio, annunciata da Frelimo, ha sollevato ulteriori critiche, rendendo impossibile qualsiasi revisione o riconteggio.
L’Unione Europea, pur esprimendo insoddisfazione per le irregolarità elettorali, non ha imposto un boicottaggio all’inaugurazione di Chapo, scatenando accuse di doppio standard da parte del direttore del Cip, Edson Cortez. Cortez ha sottolineato come gli ambasciatori Ue abbiano invece boicottato l’insediamento di Nicolás Maduro in Venezuela per irregolarità elettorali meno evidenti.
Mentre il Mozambico si avvia verso un momento cruciale, gli occhi della comunità internazionale restano puntati sulla capacità del governo e dell’opposizione di trovare un terreno comune per evitare che il Paese precipiti ulteriormente nel caos.