Total ha evacuato i propri dipendenti dal sito di gas che vede la multinazionale francese impegnata nel Progetto Lng nella penisola di Afungi, nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, dopo una recente impennata degli attacchi nella zona. Secondo fonti militari, i jihadisti di Al-Shabaab hanno perpetrato almeno quattro raid a dicembre contro il villaggio di Monjane, a soli cinque chilometri dalla sede del progetto, mentre pochi giorni fa, ribelli e forze di sicurezza sono stati coinvolti per la prima volta in uno scontro a fuoco proprio nel sito di gas, nel villaggio di Quitupo. “Il progetto Lng del Mozambico guidato da Total ha temporaneamente ridotto la sua forza lavoro in loco in risposta alle condizioni attuali, comprese le sfide associate alla pandemia e alla situazione di sicurezza nel nord di Cabo Delgado”, ha affermato la società in una nota, senza specificare il numero totale di persone coinvolte nelle procedure di evacuazione dal sito, che impiegava complessivamente a fine dicembre circa 3000 persone. Una fonte locale della sicurezza ha precisato che la multinazionale francese stava provvedendo al trasferimento di un centinaio di persone nella capitale Maputo, mentre varie compagnie aeree stanno valutando quanti voli saranno necessari per evacuare tutti i lavoratori espatriati. La provincia settentrionale di Cabo Delgado, che dispone di importanti risorse di gas, è teatro di sanguinosi attacchi di matrice jihadista da più di tre anni. Secondo il governo, le violenze nella regione hanno già causato 2400 vittime e costretto alla fuga 570.000 civili. Il sito di Afungi ospita il Progetto Lng da 16,5 miliardi di euro che si estende su 7000 ettari e il cui sfruttamento è previsto per il 2024. Con il 26,5% delle azioni, Total è il principale investitore in questo progetto di gas.
Mozambico, evacuati i dipendenti Total
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