Mozambico, in arrivo la tempesta tropicale Dikeledi

di claudia
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La tempesta tropicale Dikeledi si sta avvicinando al Mozambico dopo aver causato tre morti in Madagascar e inondazioni nel territorio francese di Mayotte. L’evento meteorologico arriva meno di un mese dopo il ciclone Chido che ha devastato la regione.

Dikeledi ha toccato terra nel nord del Madagascar sabato come ciclone, provocando forti venti e piogge torrenziali. Ieri si è indebolito a tempesta tropicale severa, passando a circa 100 chilometri da Mayotte.

In Madagascar, l’Ufficio nazionale per la gestione dei rischi e dei disastri ha confermato la morte di almeno tre persone. L’isola è ancora segnata dai danni causati dal ciclone Chido, che a dicembre ha ucciso 120 persone in Mozambico e ferito più di 900.

A Mayotte, il passaggio di Dikeledi ha provocato inondazioni che hanno colpito diversi villaggi, tra cui Mbouini, sulla costa meridionale, dove una dozzina di case sono state spazzate via. La prefettura dell’isola ha mantenuto l’allerta rossa, vietando gli spostamenti tranne che per i servizi di emergenza.

“Il territorio è molto fragile, e abbiamo ancora venti estremamente forti e piogge intense”, ha dichiarato il prefetto François-Xavier Bieuville citato dal DailyMail.

Oltre 4.000 persone, tra forze dell’ordine e militari, sono state mobilitate per gestire l’emergenza. Sono stati predisposti 80 centri di accoglienza per ospitare fino a 14.500 persone.

Nel frattempo, il Mozambico si prepara al possibile impatto della tempesta. Dikeledi si trova a circa 150 chilometri dalla costa e potrebbe intensificarsi ulteriormente sulle calde acque del Canale di Mozambico, secondo Meteo-France. La regione di Nampula è attesa affrontare condizioni meteorologiche critiche con piogge torrenziali, venti distruttivi e mare agitato.

Gli esperti attribuiscono la crescente intensità di eventi come Dikeledi al riscaldamento globale, con temperature superficiali dell’oceano vicine ai 30 gradi Celsius che alimentano cicloni più violenti. La stagione dei cicloni nell’Oceano Indiano durerà fino a marzo, e le comunità della regione restano in allerta per possibili nuovi fenomeni estremi.

La progressione di Dikeledi rappresenta un nuovo duro colpo per una zona già provata, evidenziando il rischio crescente legato ai cambiamenti climatici. 

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